Museo d’Abruzzo: Ritorno al Castello, un segno di rinascita.

Dopo oltre un decennio e mezzo dalla devastazione sismica del 2009, il Museo Nazionale d’Abruzzo intraprende un percorso di rinascita che lo vede protagonista di un ritorno significativo alle sue radici storiche: dal 20 dicembre il Castello Cinquecentesco dell’Aquila riapre al pubblico, accogliendo nuove aree museali che si affiancano all’iconico Bastione della Faventia, sede finora dell’imponente scheletro del Mammut, testimonianza tangibile della ricchezza paleontologica del territorio.

Questa riapertura non è semplicemente un atto di restituzione di spazi, ma rappresenta una tappa cruciale nel racconto dell’istituzione museale.

Il Museo Nazionale d’Abruzzo, inaugurato nel 1951 con la presenza del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, incarnava fin da subito il desiderio di un’identità culturale forte e radicata nel patrimonio locale.
La scelta della Fortezza, simbolo di potere e storia, sottolineava l’importanza della memoria e della narrazione del territorio abruzzese.

Il terremoto del 2009 interruppe bruscamente questo percorso, dislocando le collezioni in depositi temporanei e, successivamente, nel Munda, un complesso industriale riconvertito in spazio espositivo provvisorio.

La scelta di un ex mattatoio, un luogo simbolo della produzione e del lavoro, rifletteva l’urgenza di preservare il patrimonio in un contesto di profonda trasformazione urbana e di ricostruzione.

L’apertura delle nuove aree museali nel castello permette di riproporre l’esperienza del Munda all’interno del contesto monumentale originario, arricchendo il percorso espositivo e offrendo al visitatore una prospettiva più ampia sulla storia e la cultura abruzzese.
Si tratta di un momento di riconquista dello spazio pubblico e di riappropriazione della memoria collettiva, che va oltre la semplice esposizione di reperti, mirando a creare un luogo di incontro, di dialogo e di riflessione sulla resilienza e sull’identità abruzzese.
È fondamentale sottolineare che questa è una riapertura parziale, un passo intermedio in un processo di ricostruzione ancora in corso, in attesa del completamento dei lavori di restauro e della ricollocazione integrale delle collezioni museali.
Tuttavia, essa si configura come un segnale forte per la città, un atto di speranza e di fiducia nel futuro, e un contributo significativo alla valorizzazione del complesso monumentale del castello, un gioiello architettonico testimone di secoli di storia.

Gli orari di apertura sono i seguenti: dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 19:00, con chiusura della biglietteria alle ore 18:00.

La struttura resta chiusa il lunedì.

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