Teramo, concerto natalizio: Sfera Abbasta accende polemiche

La scelta dell’amministrazione comunale di Teramo di includere Sfera Abbasta nel cartellone del concerto natalizio del 29 dicembre ha innescato un’ondata di disapprovazione che si estende ben oltre le singole voci critiche.
Dieci Commissioni Paritarie di Opportunità (CPO) comunali, dislocate in diversi centri della provincia – Martinsicuro, Alba Adriatica, Colonnella, Civitella del Tronto, Mosciano Sant’Angelo, Giulianova, Roseto, Atri, Silvi e Pineto – hanno espresso con forza la loro contrarietà, delineando una posizione unitaria in un documento formale che solleva interrogativi profondi sul ruolo delle istituzioni pubbliche nella definizione di modelli culturali e comportamentali, soprattutto in relazione alle giovani generazioni.
La critica non si limita a una mera questione di gusto o di preferenze artistiche.

Le CPO sottolineano un dovere imprescindibile per le amministrazioni: quello di agire con estrema cautela nella selezione degli eventi destinati a un pubblico ampio e variegato, con particolare attenzione alla presenza di figure di riferimento per i giovani.

La scelta di un artista come Sfera Abbasta, storicamente al centro di contestazioni per testi e contenuti che associazioni, educatori, centri antiviolenza e altre realtà impegnate nella difesa dei diritti considerano degradanti nei confronti delle donne, appare dunque profondamente problematica.
Questa decisione assume connotati ancora più allarmanti nel contesto attuale, segnato da una drammatica escalation di violenza di genere che investe il Paese.
Le istituzioni, in questo scenario, dovrebbero incarnare un punto di riferimento, promuovendo attivamente messaggi di rispetto, responsabilità e educazione, capaci di formare cittadini consapevoli e capaci di contrastare stereotipi dannosi.

Il modello comunicativo di Sfera Abbasta, al contrario, viene percepito come un fattore di normalizzazione di un linguaggio sessista e di dinamiche relazionali tossiche, contribuendo a perpetuare un clima di oggettivazione e svalutazione della figura femminile.

La presa di posizione delle CPO non si presenta come un’azione isolata.
Si aggiunge alla critica già avanzata dalla lista civica Innova, che supporta l’amministrazione comunale di centrosinistra, evidenziando una crescente preoccupazione diffusa nell’ambito delle forze progressiste e civiche.
La questione solleva interrogativi fondamentali sul ruolo dell’arte e dell’intrattenimento come veicolo di valori e modelli culturali, e sulla responsabilità delle istituzioni pubbliche nel promuovere un’offerta culturale che rifletta i principi di pari dignità, rispetto e contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza.

La Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo ribadisce la sua vigilanza, impegnandosi a garantire che ogni iniziativa istituzionale sia coerente con questi obiettivi prioritari, promuovendo un cambiamento culturale profondo e duraturo.

L’evento natalizio, lungi dall’essere una semplice celebrazione, si trasforma così in un banco di prova cruciale per la capacità delle istituzioni di ascoltare le voci della società civile e di agire in linea con i principi fondanti di una convivenza civile e rispettosa.

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