Nel cuore dell’Abruzzo, tra le colline e i profumi intensi della terra, si apre un percorso inedito alla scoperta di un’eccellenza italiana in fermento: la birra agricola.
“Luppoleti Aperti”, l’iniziativa promossa da Coldiretti, offre un’immersione completa nel mondo della birrificazione rurale, un connubio tra agricoltura, tradizione e innovazione.
Il birrificio Hopera Hopposti, a Roseto degli Abruzzi, sarà il palcoscenico di due giornate dedicate agli appassionati e ai curiosi, con appuntamenti sabati e domeniche, offrendo un’esperienza sensoriale completa, dalla raccolta del luppolo alla degustazione di birre artigianali.
Luppoleti Aperti non è solo una vetrina di sapori, ma un progetto di sensibilizzazione.
Promosso dal Consorzio Birra Italiana, mira a tracciare un percorso chiaro e trasparente dalla terra alla birra, educando il consumatore a un approccio più consapevole e responsabile.
La birra artigianale, ormai parte integrante del panorama enogastronomico italiano, sta vivendo una crescita esponenziale: la produzione nazionale ha superato i 48 milioni di litri, con un significativo volume di esportazione, a testimonianza del valore riconosciuto a livello internazionale.
Un vero e proprio boom, alimentato da quasi 1.200 birrifici sparsi in tutta la Penisola, un numero in costante aumento, spesso guidati da giovani imprenditori che reinvestono passione e competenze in questo settore dinamico.
Un quarto di questi è “agricolo”, un dato significativo che sottolinea l’impegno verso l’autoproduzione delle materie prime, una scelta che garantisce qualità e sostenibilità.
Coldiretti e il Consorzio Birra Italiana si impegnano a sostenere ulteriormente la crescita del comparto, incentivando la coltivazione di materie prime autoctone, come orzo e luppolo, ingredienti essenziali per ambire a una birra 100% Made in Italy.
Il luppolo, in particolare, riveste un ruolo cruciale: non è solo un ingrediente, ma il custode dell’identità aromatica della birra, legandola indissolubilmente al territorio di provenienza.
L’interesse e l’investimento in questo prodotto sono palpabili: la superficie coltivata è cresciuta di quasi il 70% negli ultimi anni, concentrandosi in regioni come Piemonte, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia, ma con una forte presenza anche in Abruzzo, pioniere in questa rinascita agricola.
L’Abruzzo si sta affermando come un vero e proprio polo di eccellenza nella cultura brassicola, con birrifici che reinterpretano le tradizioni locali e creano birre uniche, espressione del territorio.
Un’identità regionale che si distingue nel panorama artigianale nazionale, valorizzata anche dall’impegno crescente delle donne, che con passione e competenza contribuiscono a questo processo di innovazione e valorizzazione del patrimonio enogastronomico.
“Le nostre birre spesso raccontano storie, leggende e luoghi del nostro Abruzzo,” spiega Antonella Marrone, titolare di Hopera Hopposti e figura di spicco di Coldiretti Donne Teramo.
“Sono un omaggio alla nostra cultura, un modo per promuovere l’identità abruzzese e condividerla con il mondo.
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