L’Abruzzo, regione del cuore dell’Italia, sta vivendo una fase di significativa ripresa economica, segnando un percorso di convergenza con le dinamiche nazionali e proiettandosi verso un futuro di crescita sostenibile.
I dati più recenti, analizzati dal Research Department di Intesa Sanpaolo, dipingono un quadro incoraggiante, evidenziando una resilienza e una capacità di adattamento che si rivelano cruciali nell’attuale contesto economico globale, caratterizzato da profonde trasformazioni e incertezze.
Il volume delle esportazioni abruzzesi, un indicatore chiave della vitalità del tessuto produttivo regionale, ha superato i livelli pre-pandemici del 2019, registrando un incremento dell’8,9% a prezzi correnti.
Questa performance, particolarmente rilevante, si amplifica ulteriormente se si considera l’andamento al netto del settore automotive, dove l’Abruzzo ha dimostrato una performance superiore alla media italiana (+58,4% contro +29,8%), a testimonianza della forza e della diversificazione delle sue specializzazioni produttive.
Il settore turistico, altro pilastro dell’economia abruzzese, ha anch’esso mostrato segnali positivi, con un aumento dei flussi rispetto al 2019 (+16%), trainato in particolare dalla domanda interna, che rappresenta la stragrande maggioranza dei visitatori (85%).
Questo dato sottolinea l’importanza di valorizzare l’offerta turistica locale e di sviluppare strategie mirate per attrarre un turismo di qualità, capace di generare valore aggiunto per il territorio.
L’economia abruzzese si fonda su un sistema complesso di distretti industriali e filiere specializzate, che rappresentano un fattore di competitività e un elemento di identità regionale.
Questi distretti, caratterizzati da una forte concentrazione di competenze e di relazioni commerciali, sono in grado di generare prodotti e servizi di alta qualità, apprezzati sui mercati internazionali.
Durante un recente evento a Chieti, dedicato all’analisi dello scenario e delle tendenze economiche regionali, i rappresentanti di Intesa Sanpaolo, delle associazioni di categoria e del mondo imprenditoriale hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sulle sfide e le opportunità che attendono l’Abruzzo.
In quest’ottica, il direttore regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, Roberto Gabrielli, ha sottolineato come la vocazione manifatturiera della regione, incarnata nei suoi distretti e nelle sue filiere, si riveli un punto di forza in un’era di cambiamenti globali.
Il sostegno finanziario da parte di Intesa Sanpaolo alle imprese abruzzesi si è tradotto in un’erogazione di circa 300 milioni di euro di nuovo credito a medio lungo termine nei primi nove mesi del 2024, con una tendenza in crescita rispetto all’anno precedente.
Un segnale importante è rappresentato anche dal crescente interesse delle imprese abruzzesi verso investimenti in ambito ESG (Environmental, Social and Governance), che hanno beneficiato di finanziamenti per oltre 170 milioni di euro, a conferma di una crescente consapevolezza dell’importanza della sostenibilità ambientale e sociale come fattori chiave per la competitività e la creazione di valore a lungo termine.
Questa propensione all’innovazione e alla transizione sostenibile posiziona l’Abruzzo come regione all’avanguardia nella costruzione di un’economia più resiliente e inclusiva.







