La situazione di Aura Spa, società con sede in Abruzzo specializzata nel trattamento e riciclo di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), si aggrava, generando profonda inquietudine nelle istituzioni regionali.
L’assessora alle Attività Produttive, Tiziana Magnacca, ha espresso forte disappunto per l’assenza dei vertici aziendali durante il recente tavolo di confronto, un elemento che ha drasticamente compromesso la possibilità di progredire nella comprensione e risoluzione della crisi.
L’impossibilità di ottenere risposte concrete da parte del consulente incaricato da Aura Spa, figura evidentemente estranea alla complessità del quadro aziendale, ha esacerbato ulteriormente le preoccupazioni.
Le domande poste, già ampiamente condivise e formulate in collaborazione con le rappresentanze sindacali durante i precedenti incontri, sono rimaste senza una risposta soddisfacente, rivelando una carenza di trasparenza e di preparazione da parte della proprietà.
L’attuale scenario, rispetto alle prime fasi della trattativa, appare significativamente più critico.
Nonostante ciò, la Regione Abruzzo si impegna a perseguire attivamente la salvaguardia del patrimonio industriale e umano legato ad Aura Spa.
L’azione regionale si concentrerà su molteplici fronti: un’approfondita analisi della situazione finanziaria e operativa dell’azienda, un dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali per definire strategie condivise, e, soprattutto, una verifica puntuale della reale disponibilità di Aura Spa a cedere la società.
Parallelamente, la Regione intende avviare una ricerca proattiva di potenziali investitori, soggetti in grado di fornire un nuovo impulso all’azienda e di sfruttare appieno le significative opportunità di crescita intrinseche al settore del riciclo RAEE.
Si tratta di un comparto in continua evoluzione, caratterizzato da normative sempre più stringenti e da una crescente domanda di soluzioni sostenibili, con un impatto positivo sia sull’ambiente che sull’economia locale.
L’impegno regionale non si limita alla mera salvaguardia dell’occupazione, ma mira a promuovere un rilancio strategico del sito produttivo, trasformandolo in un polo di eccellenza nel panorama nazionale del riciclo RAEE, in grado di generare nuove opportunità di sviluppo e di attrarre competenze specializzate.
L’obiettivo è chiaro: garantire un futuro solido e duraturo per l’azienda e per i lavoratori che vi sono impiegati, valorizzando il ruolo dell’Abruzzo come regione all’avanguardia nella transizione verso un’economia circolare.