L’emergenza relativa all’adeguamento dei costi di costruzione, acuita dal protratto fenomeno del “caro materiali”, solleva una questione cruciale per il settore edile abruzzese e per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
L’Ance Abruzzo, voce autorevole dell’associazione nazionale costruttori, ha espresso con forza una preoccupazione diffusa: i ritardi nei pagamenti dei ristori previsti e la carenza di risorse governative per i prossimi due anni rischiano di compromettere la continuità di un’ampia fetta di progetti infrastrutturali.
I numeri parlano chiaro: secondo i dati aggregati dalla banca dati Cnce_Edilconnect, circa 632 cantieri, per un valore complessivo di 1,365 miliardi di euro, si trovano in una condizione di vulnerabilità.
Questi progetti, esclusi dal meccanismo di adeguamento dei prezzi, sono esposti al rischio di rallentamenti o addirittura di sospensione delle attività.
Un numero significativo, 192 cantieri per un valore di 578 milioni di euro, è direttamente legato all’implementazione del Pnrr, un piano strategico per la ripresa economica del Paese che vede nel settore delle costruzioni un motore fondamentale.
Il presidente dell’Ance Abruzzo, Enrico Ricci, sottolinea come la percezione di un superamento del “caro materiali” sia fuorviante.
L’aumento dei costi di realizzazione delle opere pubbliche, rilevato dall’Istat, supera di gran lunga le stime previste nelle gare d’appalto.
Questo divario è trainato dai prezzi elevati di materie prime essenziali come acciaio, legno, cemento e loro derivati, che non hanno ancora fatto ritorno ai livelli pre-pandemici.
La situazione attuale impone scelte urgenti.
L’assenza di stanziamenti adeguati e la mancata proroga delle misure di sostegno, come l’adeguamento prezzi, rischiano di rendere insostenibile la prosecuzione dei lavori.
Le imprese, già gravate da consistenti anticipazioni finanziarie, si trovano di fronte a un limite invalicabile.
Un blocco generalizzato della filiera edile abruzzese non solo comprometterebbe la realizzazione delle opere previste, ma avrebbe ripercussioni negative sull’intera economia regionale e sulla capacità del Paese di raggiungere gli obiettivi del Pnrr.
L’Ance Abruzzo confida che il Governo e il Parlamento, impegnati nella discussione della legge finanziaria, possano trovare soluzioni mirate ed efficaci.
L’auspicio è che l’iter di approvazione della legge di bilancio porti a un intervento risolutivo, volto a salvaguardare la continuità dei cantieri, sostenere la crescita del settore edile e garantire il raggiungimento degli obiettivi strategici del Pnrr, evitando un danno irreparabile per l’economia abruzzese e nazionale.
La stabilità del settore delle costruzioni è un prerequisito fondamentale per la ripresa economica e la resilienza del Paese.






