PNRR Salute: Missione 6 a rischio, numeri impietosi in Abruzzo Molise.

A pochi mesi dalla scadenza imminente del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), una fotografia impietosa emerge riguardo all’implementazione della Missione Salute (M6), contraddicendo le narrative ottimistiche diffuse da Regione e Governo.
L’analisi dettagliata, condotta dalla Cgil Abruzzo Molise e basata su dati aggiornati al 30 giugno 2025 provenienti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, rivela un quadro di inefficienze strutturali e ritardi preoccupanti, che rischiano di compromettere irrimediabilmente il raggiungimento degli obiettivi strategici prefissati.
La situazione attuale denota una dispersione finanziaria drammaticamente bassa: solo il 27% dei fondi stanziati è stato effettivamente impiegato, e, elemento ancora più critico, nessuna delle iniziative previste è giunta a completamento.

Questo scenario, se non radicalmente invertito, non solo comporterà la perdita di risorse preziose, ma soprattutto, priverà la popolazione dei benefici attesi da un investimento cruciale per il sistema sanitario nazionale.

Un focus particolare evidenzia le criticità legate ai due pilastri della Missione Salute: le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità.
Nel primo caso, l’esborso si limita a un magro 16% dei 63 milioni di euro allocati, un dato che, in continuità con il trend negativo registrato a marzo (10%), suggerisce tempi di realizzazione eccessivi, stimati in ben cinque anni.

Analogamente, per quanto riguarda gli Ospedali di Comunità, si riscontra una completa assenza di strutture completate, con una spesa che si attesta al 17% dei fondi disponibili.
L’insufficienza di personale qualificato rappresenta un ulteriore nodo cruciale.
Per far fronte alle esigenze derivanti dalla realizzazione delle 40 Case della Comunità e degli 11 Ospedali di Comunità previsti in Abruzzo, si stima una carenza di risorse umane compresa tra 280 e 440 infermieri, a cui si aggiungono 40 assistenti sociali e un numero variabile tra 200 e 320 operatori sociosanitari.
Questa carenza non è semplicemente un problema quantitativo, ma riflette una più ampia carenza di pianificazione strategica e di investimenti nel capitale umano, elemento imprescindibile per la sostenibilità di qualsiasi iniziativa sanitaria.

Le dichiarazioni ufficiali che dipingono un quadro roseo dell’attuazione del PNRR si scontrano con la cruda realtà dei numeri, creando una pericolosa dissonanza cognitiva che rischia di compromettere la fiducia dei cittadini nel processo di riforma del sistema sanitario.

Il rischio che gli investimenti previsti nella Missione 6 vengano persi o reindirizzati, magari verso settori differenti, solleva interrogativi inquietanti sulla priorità attribuita alla salute pubblica.

L’ipotesi di una deviazione di risorse verso ambiti come l’industria bellica, pur non confermata, amplifica la gravità della situazione.

Il tempo a disposizione è ormai ridotto all’osso: è imperativo un intervento straordinario e risoluto per scongiurare il fallimento di un’opportunità unica per modernizzare e rafforzare il sistema sanitario nazionale.
La Cgil Abruzzo Molise, con Ranieri e Tersigni in prima linea, annuncia la prosecuzione della mobilitazione sindacale, consapevole del ruolo cruciale che spetta ai lavoratori e alla società civile nel monitoraggio e nella richiesta di trasparenza e responsabilità da parte delle istituzioni.
Il futuro della sanità pubblica è in gioco, e la vigilanza democratica è l’arma più efficace per garantire che gli investimenti promessi non si trasformino in un’illusione.

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