Un clima di proficua cooperazione ha segnato l’incontro tra Tua, l’azienda regionale di trasporti, e le rappresentanze sindacali, conclusosi con un accordo che pone fine alla proclamata agitazione. La riunione, tenutasi nella sede di Pescara e guidata dal Presidente Gabriele De Angelis, affiancato dal Direttore Generale Maximilian Di Pasquale e dai dirigenti Pierluigi Venditti e Raffaele Piscitelli, ha rappresentato un momento cruciale per dirimere le questioni che da tempo affliggono le relazioni industriali.L’intesa raggiunta non si limita alla mera cancellazione dello sciopero previsto per venerdì 30 maggio, ma si configura come un passo avanti verso la costruzione di un modello di dialogo e di gestione delle controversie più efficace e orientato al bene comune. Le questioni affrontate, frutto di un dialogo serrato nei mesi precedenti, riflettono la complessità del settore dei trasporti, sottoposto a pressioni economiche crescenti e a una rapida evoluzione tecnologica che impone una costante riorganizzazione del lavoro e una riqualificazione delle competenze.Il Presidente De Angelis ha sottolineato come la capacità di superare le divergenze e di convergere su soluzioni condivise sia imprescindibile per affrontare le sfide che attendono l’azienda. Ha evidenziato la necessità di un approccio proattivo, che vada oltre la mera reazione alle problematiche, puntando a creare un ambiente di lavoro basato sulla fiducia reciproca e sulla trasparenza. Questo implica non solo un’apertura al confronto, ma anche una reale volontà di ascolto e di condivisione delle decisioni che impattano sulla vita dei lavoratori. L’azienda riconosce che la sostenibilità economica e il progresso operativo sono indissolubilmente legati al benessere dei propri dipendenti. L’accordo raggiunto, pertanto, è inteso come un investimento nel capitale umano, un fattore chiave per garantire la competitività e la resilienza dell’azienda in un contesto globale sempre più dinamico e incerto. Si tratta di un impegno verso una governance partecipativa, in cui le voci dei lavoratori siano valorizzate e integrate nel processo decisionale, favorendo un senso di appartenenza e di responsabilità condivisa. L’auspicio è che questo accordo segni l’inizio di una nuova fase di relazioni industriali, caratterizzata da un dialogo costruttivo e da una profonda comprensione reciproca.