La recente visita del Ministro Tommaso Foti nel territorio abruzzese rappresenta un’opportunità cruciale per superare le incomprensioni sorte dalle sue precedenti dichiarazioni e, soprattutto, per innescare un nuovo ciclo di sviluppo nelle aree interne della regione. Angelo Radica, presidente di Autonomie Locali Italiane (ALI) Abruzzo, sottolinea come questo momento possa segnare l’inizio di una fase costruttiva, orientata a formulare proposte concrete e a rilanciare un’area geografica che necessita di interventi mirati e di una visione strategica.La questione del rilancio delle aree interne non è un fenomeno isolato all’Abruzzo, ma una sfida nazionale. Tuttavia, la vastità e la complessità del territorio abruzzese amplificano l’urgenza di risposte efficaci. ALI Abruzzo si dichiara pronta a contribuire attivamente, mettendo a disposizione competenze e idee innovative, con un focus particolare sul potenziale inespresso del turismo enogastronomico (DOP).Radica, sindaco di Tollo, evidenzia la necessità di un approccio strutturale e pianificato, in contrapposizione a interventi sporadici che si rivelano spesso insufficienti e destinati a dissolversi rapidamente. Il turismo, inteso come motore di sviluppo locale, rappresenta un ambito prioritario di investimento e progettazione, dove le aree interne abruzzesi possiedono un potenziale significativo. La filiera agroalimentare abruzzese, in particolare, sta emergendo come un punto di riferimento a livello nazionale, e iniziative come la designazione de “L’Aquila Capitale della Cultura” possono rafforzare ulteriormente questo posizionamento, a patto di una programmazione che guardi al futuro con lungimiranza.La disparità tra la ricchezza del patrimonio agroalimentare abruzzese e la sua performance nel turismo DOP – l’Abruzzo si colloca al diciottesimo posto a livello nazionale – costituisce un campanello d’allarme che richiede un impegno collettivo. La Regione, in primis, è chiamata ad agire con maggiore determinazione per valorizzare le eccellenze locali e promuovere un’immagine turistica coerente e attrattiva.Per raggiungere questi obiettivi, Radica sollecita l’istituzione immediata di un tavolo di lavoro che coinvolga tutti gli attori rilevanti del settore, dalle associazioni di categoria agli operatori economici, passando per le istituzioni locali e regionali. L’ALI Abruzzo propone inoltre la creazione di un osservatorio locale specializzato nel turismo di qualità, che monitori le tendenze del mercato, identifichi le opportunità di sviluppo e valuti l’efficacia degli interventi.Un focus specifico dovrebbe essere rivolto al sostegno delle aziende agroalimentari che si distinguono per la qualità delle loro produzioni, attraverso incentivi mirati e semplificazione delle procedure burocratiche. La legge sulle strade del vino e dei sapori necessita di una revisione e di un aggiornamento per renderla più efficace nel promuovere i prodotti tipici abruzzesi. Infine, è fondamentale la creazione di un marchio regionale unitario che racchiuda tutte le denominazioni DOP, facilitando la commercializzazione dei prodotti e rafforzando l’identità territoriale. Questo approccio integrato e strategico rappresenta la chiave per sbloccare il potenziale inespresso delle aree interne abruzzesi e per garantire un futuro di sviluppo sostenibile e prospero.
Abruzzo, Foti e ALI: Rilanciare le aree interne con il turismo DOP
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