L’analisi della situazione finanziaria delle Regioni italiane rivela un quadro complesso, dove la questione del deficit emerge come sfida trasversale, coinvolgendo amministrazioni di diversa orientamento politico.
Anche realtà economicamente robuste come la Lombardia, pur beneficiando di ingenti finanziamenti – nell’ordine dei 22 miliardi – faticano a conseguire risultati positivi, evidenziando un contesto strutturale che va al di là delle singole gestioni.
L’intervento del Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, durante la discussione sulla legge di assestamento di bilancio, ha offerto una prospettiva approfondita su questo scenario.
Piuttosto che indulgere in accuse generiche di malagestione, il Presidente ha sottolineato il rischio di minare la fiducia nel personale medico, professionisti fondamentali per il sistema sanitario regionale.
L’enfasi è stata posta sull’importanza di un dibattito politico misurato e costruttivo, focalizzato sulla ricerca di soluzioni concrete.
Un elemento centrale dell’intervento è stata la presentazione di uno studio del Centro per la Ricerca economica applicata in Sanità (CREA Sanità), in attesa di pubblicazione il 17 settembre, che posiziona il sistema sanitario abruzzese al secondo posto a livello nazionale.
Questo dato, lungi dall’essere una mera constatazione, rappresenta un elemento di orgoglio e un punto di partenza per ulteriori miglioramenti.
Marsilio ha ricordato gli sforzi compiuti negli ultimi anni, con l’assunzione di duemila risorse umane nel settore sanitario e la stabilizzazione di personale precario, sottolineando come la ricerca dell’equilibrio finanziario non debba avvenire a costo di sacrificare l’efficienza e l’accessibilità dei servizi.
La critica è rivolta implicitamente alle strategie del passato, accusate di aver perseguito l’uscita dal commissariamento a scapito della sostenibilità nel lungo periodo.
Il Presidente ha inoltre contestato la percezione diffusa di un deficit tendenziale di 120 milioni di euro, definendola una “bufala”.
Il reale scostamento si attesta tra il 2 e il 3%, ben al di sotto della soglia del 5% che innescherebbe l’intervento del commissariamento.
Ha tracciato l’evoluzione del passivo, da un rilevante 75 milioni nel secondo trimestre del 2024, a 100 milioni, per poi attestarsi a 46 milioni nel secondo trimestre dell’anno in corso, con una proiezione di 70 milioni alla fine dell’esercizio.
Questo andamento, lungi dall’indicare un peggioramento, suggerisce un percorso di graduale risanamento.
La denuncia è rivolta a chi, secondo Marsilio, alimenta narrazioni distorte per fini politici.
Infine, il Presidente ha richiamato la battaglia condotta a livello nazionale, nella Conferenza Stato Regioni, per ottenere una più equa ripartizione del Fondo Sanitario Regionale, elemento cruciale per garantire la sostenibilità del sistema sanitario abruzzese e per ridurre le disparità tra le diverse Regioni.
L’obiettivo è quello di un finanziamento più adeguato e bilanciato, in grado di sostenere la qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari per tutti i cittadini.