Delega Urbanistica a Pescara: Antonelli la restituisce per efficienza.

La delega interorganica riguardante la pianificazione territoriale complessa, gli strumenti attuativi in variante, le deroghe urbanistiche e le procedure di recepimento delle leggi regionali 49/2012 e 58/2023 è stata restituita al sindaco di Pescara.
L’annuncio, diffuso in una nota, proviene dal consigliere comunale Marcello Antonelli, esponente di Forza Italia.

La decisione, motivata da Antonelli con profondo rammarico, emerge da un quadro di divergenze significative e strutturali in merito a questioni di fondamentale importanza nel campo dell’urbanistica e dell’edilizia.

La discrepanza tra le prospettive del delegante e del delegato ha reso, a suo avviso, inevitabile un atto di deferenza, un passo indietro volto a preservare l’efficienza e la coerenza delle azioni amministrative.
L’esponente politico sottolinea come la sua scelta non sia il frutto di conflitti personali o di dissensi sulla linea politica generale.

Al contrario, ribadisce con chiarezza la sua ferma appartenenza a Forza Italia e la sua continua adesione alla maggioranza di governo cittadina.

Si tratta, quindi, di una scelta pragmatica, volta a facilitare la prosecuzione delle attività amministrative in un clima di maggiore convergenza.

La delega, ora restituita, comprendeva una gamma di attività particolarmente delicate, che richiedono un’aderenza rigorosa alle normative regionali e un coordinamento efficace tra i diversi uffici comunali.

La legge regionale 49/2012, ad esempio, disciplina la pianificazione paesaggistica e la tutela del patrimonio culturale, mentre la legge regionale 58/2023 affronta questioni relative alla gestione del territorio e alla prevenzione del rischio idrogeologico.

La complessità di queste materie impone un’elevata capacità di mediazione e un’interpretazione condivisa delle disposizioni legislative.

L’atto di Antonelli, pur nella sua apparente semplicità, solleva interrogativi più ampi sulla governance territoriale e sulla gestione dei conflitti all’interno delle amministrazioni locali.
La trasparenza con cui il consigliere ha comunicato le ragioni della sua decisione contribuisce a promuovere un dibattito costruttivo sulle modalità di collaborazione tra i diversi attori coinvolti nella pianificazione e nello sviluppo del territorio.

La sua scelta, in definitiva, può essere interpretata come un segnale di responsabilità e un invito a ricercare soluzioni condivise per affrontare le sfide che il futuro riserva.

Ritorna ora a dedicarsi a tempo pieno alle sue funzioni di consigliere comunale, auspicando una maggiore armonizzazione delle politiche urbanistiche e una più efficace gestione del territorio.

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