martedì 2 Settembre 2025
16.4 C
Comune di L'Aquila

Dragaggio a Pescara: Riqualificazione Urgente per un Porto Trascurato

Il progetto di dragaggio del porto di Pescara si configura come un intervento di urgenza e complessiva riqualificazione, volto a rimuovere un accumulo pluriennale di sedimenti che ne compromette la funzionalità e la sicurezza.

L’operazione, attualmente in corso, prevede una prima fase di rimozione prioritaria di circa 5-6mila metri cubi di fanghi, da completare in un breve lasso di tempo di due settimane, per poi proseguire con la rimozione totale di un volume stimato tra i 23 e i 25mila metri cubi.

Questa iniziativa, sostenuta dalla Regione Abruzzo, emerge come risposta a una lunga storia di negligenza istituzionale che ha penalizzato la comunità della marineria locale.

Il Presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, ha espresso con chiarezza l’amarezza e la preoccupazione derivanti dalla situazione attuale, sottolineando come la comunità peschereccia stia pagando un prezzo elevato per la mancanza di visione e di azioni concrete da parte delle precedenti amministrazioni.
Non si tratta di una celebrazione di successi, bensì di un atto di responsabilità verso un porto che, per la sua importanza strategica, dovrebbe essere considerato un bene nazionale, non solo locale.

La Regione Abruzzo si impegna attivamente, riconoscendo la necessità di garantire transitabilità e navigabilità sicure, auspicando un contributo costruttivo anche da parte delle forze di opposizione.
La situazione del porto di Pescara viene paragonata a quella di un paziente gravemente malato, trascurato per anni con soluzioni superficiali, necessitando di un intervento radicale e profondo.
Le operazioni di dragaggio, oltre alla rimozione immediata dei sedimenti, contemplano un secondo step che prevede la movimentazione di ulteriori 12mila tonnellate (circa 10mila metri cubi) di fanghi, per un investimento complessivo di 2 milioni di euro.

La priorità assoluta, in questa fase, è il ripristino delle condizioni di sicurezza necessarie per la ripresa delle attività pescherecce, previste per il 29 settembre, al termine del fermo biologico.
Un altro elemento critico è rappresentato dalla vasca di colmata, gravata da un eccessivo accumulo di materiale pari a 178mila metri cubi.
Grazie all’intervento del Ministero e all’impegno dell’onorevole Guerino Testa, è stato possibile ottenere un appalto per la rimozione di circa 32mila metri cubi, con un investimento di 962mila euro, a cui si aggiungono 13mila euro per la progettazione.
L’assegnazione dei lavori è prevista per il 30 settembre, con l’avvio effettivo delle operazioni di rimozione previsto per il 15 ottobre e il completamento entro il 15 marzo 2026.

Questo intervento, unitamente al dragaggio, mira a riqualificare il porto di Pescara, restituendogli la sua piena funzionalità e sicurezza, e a rappresentare un punto di svolta nella gestione di un asset strategico per l’economia regionale.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -