domenica 7 Settembre 2025
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Comune di L'Aquila

Erosione costiera a Pescara: interventi urgenti e strategie future

La questione dell’erosione costiera a Pescara si configura come una sfida complessa, un sintomo di un problema più ampio che affligge le coste adriatiche, esacerbato dai cambiamenti climatici e dalla pressione antropica.
Le recenti mareggiate hanno lasciato il segno, evidenziando la vulnerabilità del litorale e la necessità di interventi mirati e tempestivi.
La narrazione di una contrapposizione tra azione amministrativa e opposizione politica, pur presente, rischia di oscurare l’urgenza e la complessità della situazione.
Il Comune di Pescara ha ottenuto un finanziamento significativo dalla Regione Abruzzo, attingendo ai fondi del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), per un totale di 3,2 milioni di euro.

Questa somma si articola in due progetti distinti, uno dedicato alla riviera sud (1 milione di euro) e uno alla riviera nord (2,2 milioni di euro), entrambi finalizzati alla manutenzione straordinaria delle scogliere che proteggono la costa.
La rapidità con cui questi fondi sono stati intercettati e i progetti elaborati, seppur lodevole, solleva interrogativi sul livello di pianificazione strategica a lungo termine per la gestione del rischio costiero.
Un approccio reattivo, che interviene “dopo” l’evento dannoso, è insufficiente per garantire la resilienza del territorio.
Gli interventi previsti si concentreranno su un totale di 34 scogliere, distribuite tra le due aree costiere.

L’azione principale consiste nel rinfoltimento delle strutture esistenti, attraverso la posa di nuovi massi nelle zone più colpite.

Questo intervento, sebbene necessario per mitigare gli effetti immediati dell’erosione, rappresenta una soluzione parziale.
La sua efficacia a lungo termine dipenderà da una serie di fattori, tra cui la qualità dei materiali impiegati, la corretta progettazione degli interventi e, soprattutto, la capacità di adattarsi ai futuri cambiamenti climatici, che potrebbero portare a mareggiate sempre più intense e frequenti.

È fondamentale considerare che l’erosione costiera non è solo un problema tecnico, ma anche socio-economico.
La perdita di spiagge e la degradazione delle infrastrutture turistiche possono avere conseguenze significative sull’economia locale e sulla qualità della vita dei residenti.
Pertanto, è necessario integrare gli interventi strutturali con misure di gestione non strutturali, come la promozione di pratiche di turismo sostenibile, la sensibilizzazione della popolazione e la riqualificazione delle aree retrostanti la costa.
L’avvio dei lavori, previsto per il mese di ottobre, al termine della stagione balneare, è un passo importante.
Tuttavia, è cruciale che il Comune di Pescara non si limiti a questo intervento, ma che sviluppi una strategia di gestione del rischio costiero integrata e a lungo termine, basata su un monitoraggio continuo del territorio, una modellazione predittiva accurata e un approccio partecipativo che coinvolga tutti gli stakeholders, dalla comunità scientifica agli operatori turistici, dalle associazioni ambientaliste ai cittadini.
Solo in questo modo sarà possibile garantire la resilienza del litorale pescarese e preservare il suo valore ambientale, economico e sociale per le future generazioni.
L’urgenza attuale non deve distogliere l’attenzione dalla necessità di una visione strategica e di un impegno continuo.

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