L’Europa è un continente che si distingue per la sua capacità di accogliere diverse culture, tradizioni e ideologie all’interno di una struttura amministrativa complessa e articolata. Tuttavia, ciò che rende l’Unione Europea ancora più forte è la sua capacità di garantire a tutte le sue regioni la possibilità di crescere e prosperare, dalle aree urbane più sviluppate alle zone più isolate e periferiche.La politica di coesione dell’UE rappresenta uno degli strumenti chiave per raggiungere questo obiettivo, in quanto consente alle regioni europee di investire nel proprio sviluppo economico, sociale e ambientale. Ciò avviene attraverso una serie di interventi volti a contrastare le disuguaglianze territoriali e a promuovere la competitività economica delle singole aree.In questo contesto, la proposta della Commissione europea di allineare la politica di coesione alle nuove sfide strategiche dell’UE rappresenta un passo importante nella direzione di una maggiore flessibilità e personalizzazione degli interventi. Questo approccio consentirebbe infatti alle regioni di destinare le risorse disponibili alle priorità specifiche delle loro aree di riferimento, dalla difesa all’energia rinnovabile passando per la competitività economica.La revisione della politica di coesione presentata dal vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto rappresenta un elemento fondamentale in questa direzione. La possibilità di destinare risorse a priorità come difesa, competitività, crisi abitativa e resilienza idrica nonché la transizione energetica, semplificando gli interventi e aumentando la flessibilità, sono aspetti che hanno destato un significativo interesse fra le regioni europee.Inoltre, la posizione del commissario al Bilancio Serafin ha rappresentato un ulteriore passo verso una maggiore flessibilità e personalizzazione degli interventi. L’idea di non intraprendere un piano nazionale unico, ma piuttosto di condividere priorità tra Stato e Regioni sembra trovare consensi sempre più ampi all’interno dell’unione Europea.Sembra quindi che la prossima programmazione 2028-2034 possa caratterizzarsi per una maggiore semplicità e flessibilità, richiesta a gran voce dalle regioni europee. In questo senso, è importante comprendere l’importanza della politica di coesione per favorire la crescita e lo sviluppo delle aree più vulnerabili del continente, sottolineando come ogni intervento abbia il suo valore aggiunto all’interno dell’economia europea.
La Commissione Europea: un passo in avanti per la crescita delle regioni.
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