La coalizione di centrosinistra a Pescara ha annunciato un’azione decisa e complessa, mirata a superare le conseguenze della sentenza del TAR che ha invalidato l’esito delle elezioni del 2024, con l’obiettivo primario di ripristinare il diritto di voto a tutti i cittadini pescaresi.
Carlo Costantini, portavoce della coalizione, ha delineato un piano che si articola su fronti tecnici, giuridici e procedurali, con l’imminente ricorso al Consiglio di Stato come fulcro centrale della strategia.
L’obiettivo non è meramente formale, ma risponde a un principio cardine: garantire l’esercizio del diritto-dovere civico sancito dalla Costituzione.
La coalizione è consapevole della trasformazione demografica e sociale avvenuta nelle 27 sezioni annullate nel corso dell’ultimo anno, e ritiene impensabile, in termini di equità e di rispetto dei cittadini, imporre un adempimento elettorale in prossimità di una festività come Ferragosto.
L’obbligo di voto, per essere legittimo, non deve costituire un onere intollerabile, ma un’opportunità reale di partecipazione democratica.
L’azione, come ha sottolineato il segretario del Pd, Daniele Marinelli, mira a sanare un “vulnus” profondo nella fiducia dei cittadini verso le istituzioni.
La proposta di Costantini, sostenuta da Erika Alessandrini (M5S) e Daniele Licheri (Avs), include la possibilità di estendere l’annullamento a sezioni ulteriori, se necessario, al fine di assicurare una rappresentatività più ampia e accurata della volontà popolare.
Alessandrini ha esortato l’attuale sindaco, Masci, a deporre le vesti di uomo di partito e ad accogliere la richiesta di una verifica trasparente e imparziale, evidenziando come la differenza di voti – poco più di 400 – renda l’esito contestabile e richieda un’azione responsabile.
L’auspicio è che Masci si dimostri disponibile a favorire la giustizia, superando le preoccupazioni legate a una possibile revisione dell’esito elettorale.
Costantini ha inoltre espresso l’intenzione di promuovere un centro di formazione permanente per presidenti di sezione e scrutatori, riconoscendo l’importanza di un’adeguata preparazione del personale addetto alle operazioni di voto.
La vicenda elettorale, per l’esponente di centrosinistra, deve rappresentare un’occasione di riflessione più ampia sulla necessità di recuperare il senso di legalità e di appartenenza alla comunità, soprattutto alla luce delle gravi irregolarità emerse nella gestione degli appalti comunali.
La tolleranza verso il crimine, come l’assuefazione alla circolazione di sostanze illecite negli uffici pubblici, non può essere più accettata.
L’azione intrapresa, al di là dell’immediato obiettivo di ripristinare il diritto di voto, si pone come un atto di riscatto per la città di Pescara, un impegno a ricostruire la fiducia dei cittadini verso le istituzioni e a promuovere una cultura della legalità e della trasparenza.
L’auspicio è che questa vicenda possa segnare un punto di svolta, favorendo un rinnovato senso di responsabilità collettiva e un profondo recupero dei valori democratici.