martedì 12 Agosto 2025
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Comune di L'Aquila

Teramo appella il Governo: Riconoscere lo Stato di Palestina.

Al sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, si rivolge un appello urgente al Governo italiano: riconoscere immediatamente lo Stato di Palestina.

Un gesto simbolico e di profonda sostanza politica, in linea con l’azione di 147 nazioni membri dell’ONU, volto a sostenere un processo di pace che appare sempre più compromesso.

La decisione si manifesta concretamente con l’innalzamento della bandiera palestinese sulla sede municipale, un atto deliberato dalla Giunta comunale.
L’istanza nasce dalla crescente preoccupazione per le dichiarazioni e le azioni del Governo israeliano, giudicate inaccettabili e che impongono una presa di posizione chiara.

Il sindaco, rivolgendosi direttamente alla Presidente del Consiglio, eletta proprio nel collegio elettorale di Teramo-L’Aquila, sottolinea come l’inerzia non sia più un’opzione percorribile.

Il riconoscimento dello Stato di Palestina non è un atto isolato, ma trova solida base giuridica e morale negli accordi di Oslo, nell’ampio corpus di risoluzioni delle Nazioni Unite, nel status di Stato osservatore permanente non membro concesso alla Palestina presso l’Assemblea Generale e nella risoluzione del Parlamento Europeo del 2014 che ne supporta il riconoscimento e la soluzione a due Stati.
Si tratta di un percorso istituzionale che testimonia il crescente consenso internazionale.

Il Comune di Teramo, pur ribadendo con fermezza la condanna del vile atto terroristico perpetrato da Hamas il 7 ottobre 2023 e invocando l’immediata liberazione degli ostaggi, non può eludere la responsabilità di fronte alla politica militare del Governo Netanyahu e alla devastazione in atto a Gaza.

La giustificazione di tale situazione, a detta del sindaco, equivarrebbe a complicità.

L’impegno del Comune di Teramo in questo scenario di dramma umanitario si è già concretizzato in diverse iniziative: una lettera all’Ambasciatore israeliano in Italia per richiedere un cessate il fuoco, l’adesione alla campagna R1PUD1A promossa da Emergency, la partecipazione alla campagna “24 maggio – 50.000 sudari per Gaza” per denunciare i bombardamenti e chiedere l’accesso di aiuti umanitari, l’ospitalità della mostra fotografica “I Grant You Refuge – Fotografie da Gaza” e la collaborazione con Amnesty International Italia.
Il riconoscimento dello Stato di Palestina rappresenta, dunque, il naturale proseguimento di questo impegno, un atto di solidarietà verso un popolo che soffre e un contributo concreto alla ricerca di una soluzione pacifica e duratura per il conflitto israelo-palestinese, fondata sul rispetto del diritto internazionale e sulla giustizia.

Non si tratta solo di una questione politica, ma di un imperativo morale.

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