La recente denuncia del club “Delfini Determinati”, che ha sollevato interrogativi sulla gestione dei posti destinati alle persone con disabilità allo stadio Adriatico di Pescara, ha innescato un dibattito sulla responsabilità e l’adeguatezza delle infrastrutture sportive per l’accoglienza di tutti i tifosi.
La risposta dell’Amministrazione comunale, articolata attraverso gli assessori Patrizia Martelli (Sport) e Massimiliano Pignoli (Politiche per la disabilità), mira a chiarire i confini della competenza comunale e a delineare un percorso verso soluzioni più inclusive.
La questione centrale verte sulla ripartizione delle responsabilità.
Mentre il Comune riconosce l’importanza cruciale dell’accessibilità e dell’inclusione, la gestione operativa degli accrediti e degli accessi allo stadio, inclusi i posti riservati alle persone con disabilità, rientra in maniera esclusiva nella sfera di competenza della Pescara Calcio.
Questa autonomia gestionale, pur se legittima, solleva interrogativi sull’efficacia del coordinamento tra le parti coinvolte e sulla capacità di garantire un’esperienza positiva per tutti i presenti.
La chiusura parziale della tribuna Maiella, motivata da problematiche strutturali che hanno richiesto un approfondito monitoraggio, rappresenta il fulcro delle criticità riscontrate.
Il processo di verifica, sebbene necessario per assicurare la sicurezza e la riapertura completa dell’area, impone inevitabilmente dei compromessi che si traducono in disagi per l’utenza.
È fondamentale, in questo contesto, non limitarsi a riconoscere l’emergenza, ma investire in un approccio proattivo volto a prevenire situazioni analoghe in futuro, attraverso un costante aggiornamento delle infrastrutture e l’adozione di protocolli di sicurezza più rigorosi.
L’impegno del Comune non si esaurisce, tuttavia, in una mera replica.
L’auspicio di una soluzione condivisa, che integri le esigenze della Pescara Calcio con le aspettative dei tifosi con disabilità, testimonia una volontà di superare la dicotomia tra responsabilità formale e reale attenzione verso l’utenza.
La convocazione della società calcistica mira a elaborare strategie innovative, capaci di ottimizzare l’utilizzo degli spazi disponibili, migliorare la comunicazione con i tifosi e garantire un accesso dignitoso e senza barriere per tutti.
Inoltre, sarebbe opportuno valutare l’implementazione di un tavolo di confronto permanente, che coinvolga il Comune, la società calcistica, le associazioni di persone con disabilità e i rappresentanti del club “Delfini Determinati”.
Un dialogo costante e costruttivo potrebbe favorire la condivisione di informazioni, l’identificazione di soluzioni creative e la creazione di un clima di fiducia reciproca, essenziale per costruire un impianto sportivo veramente inclusivo e accessibile a tutti.
La questione sollevata non è solo una questione di posti a sedere, ma un’opportunità per rafforzare l’impegno dell’intera comunità verso una cultura dello sport che promuova l’uguaglianza e il rispetto delle diversità.







