Stadio Pepe: Accessibilità a rischio, tifosi disabili penalizzati

L’accessibilità allo stadio Pepe, pilastro dell’identità sportiva pescarese, è oggi al centro di una grave e urgente problematica, che rischia di compromettere la piena partecipazione dei tifosi con disabilità alla vivace stagione calcistica.

Claudio Ferrante, portavoce dei Delfini Determinati, associazione di riferimento per i sostenitori biancocelesti con disabilità, ha lanciato un allarme pressante rivolto all’amministrazione comunale, denunciando una situazione insostenibile che penalizza severamente una parte integrante della tifoseria.

La parziale inagibilità della Tribuna Majella, conseguenza di lesioni strutturali risalenti alle prime giornate di campionato, ha drasticamente ridotto la disponibilità di posti dedicati, generando un’inaccettabile sovraffollamento.

Tale condizione non solo limita la visibilità del campo da gioco, ostacolando la fruizione dell’esperienza sportiva, ma incide negativamente sulla sicurezza e sulla dignità dei tifosi disabili.
Sebbene si riconosca l’impegno della Pescara Calcio nel tentativo di mitigare i disagi, la soluzione adottata di ricollocare alcuni spettatori ai distinti si è rivelata un palliativo inadeguato, esponendo i tifosi a disagi ulteriori legati alla mancanza di infrastrutture dedicate, come parcheggi accessibili, e a una compromessa visuale.
La richiesta dei Delfini Determinati si configura come un imperativo morale e una necessità improrogabile.

L’associazione sollecita con forza l’intervento diretto e coordinato del Comune di Pescara, in particolare del sindaco Carlo Masci, dell’assessore allo sport Patrizia Martelli e dell’assessore alla Disabilità Massimiliano Pignoli, affiancando le iniziative della Pescara Calcio nella ricerca di una soluzione temporanea, in attesa del completo ripristino della Tribuna Majella.
La proposta avanzata, pragmatica e mirata a risolvere immediatamente la criticità, consiste nella realizzazione di una pedana rialzata e coperta, posizionata strategicamente a bordocampo, immediatamente retrostante la pista di atletica.
L’utilizzo della rampa di accesso già esistente agevolerebbe l’implementazione della struttura, garantendo al contempo un’adeguata accessibilità.
Tale soluzione non solo ottimizzerebbe la visibilità e migliorerebbe le condizioni di sicurezza per i tifosi disabili, alleggerendo il carico del settore attualmente sovraffollato, ma eviterebbe anche gli spostamenti impropri e potenzialmente pericolosi che i tifosi sono stati costretti a subire.
L’episodio solleva, inoltre, una questione più ampia riguardante la necessità di un’attenta pianificazione dell’accessibilità negli impianti sportivi, non solo in ottica di conformità alle normative vigenti, ma soprattutto con l’obiettivo di promuovere l’inclusione e di garantire a tutti i tifosi, indipendentemente dalle loro abilità, il diritto di vivere appieno l’esperienza sportiva.
Il calcio è un bene comune e la sua fruizione non può essere negata a nessuno.

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