“Le ferite della storia: tra foibe ed esodo” – Un’analisi approfondita sulla memoria storica italiana

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La memoria storica rappresenta un pilastro fondamentale per la comprensione e la valorizzazione delle vicende del passato. In particolare, l’evento intitolato “Le ferite della storia: tra foibe ed esodo” si propone di analizzare in profondità il delicato tema delle foibe e dell’esodo, con uno sguardo attento al contesto storico che ha caratterizzato gli anni Novanta fino ai giorni nostri.Il confronto tra il professore Filippo Focardi, esperto di storia contemporanea, e Marco Gheller, presidente della Fondation Émile Chanoux, si preannuncia come un’occasione preziosa per approfondire le dinamiche che hanno portato alla definizione del Giorno del Ricordo. Questo giorno, istituito nel 2004 con l’intento di preservare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo forzato degli italiani dalle terre istriane, fiumane e dalmate dopo la Seconda Guerra Mondiale, rappresenta un momento cruciale nella ridefinizione della memoria collettiva italiana.L’importanza di mantenere viva la memoria storica emerge chiaramente nell’opera di Focardi, autore di testi fondamentali come “Nel cantiere della memoria: fascismo, Resistenza, Shoah, foibe”, che contribuiscono a delineare in maniera approfondita le complesse sfaccettature degli eventi tragici del passato. Attraverso una riflessione critica sulla rimozione dei traumi legati alla Seconda Guerra Mondiale e all’occupazione nazista, Focardi invita il pubblico a interrogarsi sulle implicazioni etiche e politiche della costruzione della memoria storica.In un contesto europeo segnato dai profondi mutamenti avvenuti dopo il crollo del sistema sovietico nel 1989, l’Italia ha vissuto anch’essa una trasformazione significativa nella sua narrazione nazionale. L’analisi condotta da Focardi si propone quindi di indagare i processi di costruzione e consolidamento della memoria collettiva riguardante le foibe e l’esodo forzato, ponendo l’accento sulle dinamiche socio-politiche che hanno plasmato l’identità nazionale italiana nel corso degli ultimi decenni.Attraverso un approccio interdisciplinare che spazia dalla storia alla politica fino alla sociologia della memoria, l’incontro tra Focardi e Gheller si preannuncia come un momento di riflessione profonda sulla necessità di preservare e valorizzare il patrimonio mnemonico legato alle tragedie del passato. La conferenza rappresenta dunque un’opportunità unica per arricchire il dibattito pubblico sulla memoria storica e per promuovere una cultura dell’inclusione e della consapevolezza critica nei confronti degli eventi che hanno segnato in maniera indelebile il tessuto sociale italiano.

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