L’ex tecnico del Real Madrid e dell’Ajax Leo Beenhakker è scomparso all’età di 82 anni, lasciando dietro di sé un’eredità non solo calcistica ma anche umana. La sua carriera si è dipanata su più fronti: da allenatore di club a ct di nazionali, con altalenanti risultati che ne hanno evidenziato sia le qualità che i limiti.Il Real Madrid ha espresso il suo cordoglio e l’affetto per la sua famiglia, ai suoi ex club e ai tanti giocatori che ebbero l’onore di essere guidati da lui. La nota ufficiale del club spagnolo sottolinea come Beenhakker abbia lasciato un segno indelebile sulla storia delle Merengues, vincendo sei trofei tra cui tre titoli consecutivi della Liga fra il 1987 e il 1989.Il Feyenoord di Rotterdam ricorda la sua esperienza con l’Ajax, che fu la prima squadra da lui allenata. Beenhakker fu il primo tecnico straniero a guidare i bianconeri degli anni ’70, in un periodo fondamentale per la storia del club. Sotto la sua guida, l’Ajax vinse tre titoli di campionato olandese e tre spagnoli.Nel comunicato stampa dell’Ajax, Beenhakker è definito “una persona socievole, sempre interessata agli altri” dallo storico giocatore Danny Blind. Lo stesso Jan Wouters, suo capitano, ha lodato l’impegno di Beenhakker nel motivare i suoi giocatori e la sua capacità di capire aspetti che andavano oltre il calcio.Altre squadre come Arabia Saudita, Trinidad e Tobago e Polonia hanno avuto la fortuna di essere guidate da lui. Sotto la sua guida, Beenhakker è stato in due Mondiali (1986 e 1990) e un Europeo ma non riuscì ad ottenere alcun risultato significativo nelle competizioni a squadre.Scomparso giovedì, il suo ricordo rimarrà nel cuore dei suoi tanti ex giocatori e allenatori.
Leo Beenhakker: l’eredità calcistica e umana del vecchio tecnico scompare al mondo.Volevi solo il titolo in italiano?
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