13 maggio 2025 – 09:02
Si è conclusa la nuova fase eruttiva dell’Etna, quattordicesima nel corso degli ultimi sei mesi, con il vulcano che continua ad alternare periodi di attività intensificata e di calma nella zona sommitale. La notizia è stata resa nota dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia dell’Osservatorio etneo di Catania, che ha monitorato con cura l’evolversi della situazione.Il cratere di Sud-Est si è riacceso ieri sera con esplosioni intense e frequenti, accompagnate da emissione di due piccole colate laviche dirette rispettivamente a sud e ad est. La nube eruttiva, generata dalle fumarole, si è dispersa in direzione est-sud-est, provocando la caduta di cenere lavica sul comune di Zaffarana Etnea.Dal punto di vista sismico, si è registrato un repentino decremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico attorno alle ore 22:45 ieri sera. La localizzazione delle sorgenti del tremore ricade ora nell’area del cratere di Nord-Est e a una quota di circa due chilometri sopra il livello del mare.L’attività infrasonica, da sempre un indicatore importante per l’Osservatorio etneo, si è attestata su valori bassi e confinati nell’area del cratere di Nord-Est. Il fenomeno non sembra avere una forte impatta sulla vita quotidiana dei comuni limitrofi.Il bollettino Vona (Volcano observatory notices for aviation), rilasciato dall’Istituto nazionale, ha registrato un picco di attività vulcanica contenuta all’interno del cratere. L’ultima fase eruttiva dell’Etna non ha perturbato la piena operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.L’Osservatorio etneo continuerà a monitorare con attenzione l’evoluzione della situazione vulcanica, fornendo aggiornamenti quotidiani alle autorità preposte alla sicurezza civile.