L’export delle produzioni cinematografiche e televisive italiane è in costante crescita, conquistando successo sui mercati internazionali.

13 dicembre 2023 – 20:17

In Italia, nel periodo 2020-2022, sono state prodotte un totale di 1.165 opere tra film e serie televisive appartenenti ai generi di Finzione, Documentario e Animazione. Queste opere sono destinate a tre diversi canali di distribuzione principali: le sale cinematografiche, la televisione e i servizi di video-on-demand (VoD).Analizzando i dati medi dei trienni 2017-2019 e 2020-2022, si è registrato un aumento del 28% nel numero di opere prodotte e del 30% delle ore totali di produzione.Questi dati fanno parte della ricerca intitolata “Le serie e i film italiani sui mercati esteri: circolazione e valore economico”, promossa da Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali) e dall’Associazione Produttori audiovisivi. La ricerca è stata realizzata in collaborazione con l’istituto di ricerca eMedia ed è stata supportata dall’Agenzia Ice nell’ambito del Mia (Mercato Internazionale Audiovisivo).Nel dettaglio, il numero di opere prodotte per la distribuzione primaria nelle sale cinematografiche nel 2022 è stato pari a 316. Le opere destinate alla televisione sono state 149, mentre quelle per il VoD sono state 39.Emilio Pucci, fondatore di Emedia, ha spiegato che tutti i valori relativi al 2022 risultano elevati sia per la crescita dei volumi di produzione che per il posticipo dei progetti relativi agli anni precedenti. Per quanto riguarda le opere televisive, la media annua rimane stabile a 95 titoli considerando i due trienni presi in considerazione. Inoltre, si è registrato un aumento del 51% delle opere realizzate in collaborazione con produttori esteri.Nel triennio 2020-2022, il valore complessivo degli apporti esteri per opere cinematografiche e televisive ha raggiunto i 103 milioni di euro, un aumento del 49% rispetto ai 69 milioni registrati nel periodo 2017-2019. Questo dato evidenzia l’importanza della collaborazione internazionale nel settore.Roberto Marti, presidente della commissione Cultura del Senato, ha dichiarato che il governo continuerà a sostenere l’industria audiovisiva attraverso strumenti legislativi come la legge antipirateria e il tax credit. Ha inoltre assicurato che verranno effettuati investimenti reali per riempire di contenuti le importanti iniziative legislative in corso.Tornando alla ricerca condotta, si stima che nel 2022 il numero di serie e film italiani con una qualche circolazione estera sia compreso tra i 183 (stima minima) e i 203 (stima massima). Il valore complessivo legato all’export di queste opere varia tra i 106 milioni (stima minima) e i 156 milioni (stima massima), mostrando una netta crescita rispetto ai dati del 2017.Francesco Rutelli, presidente dell’Anica, ha sottolineato l’importanza delle coproduzioni e della distribuzione estera per sostenere l’industria cinematografica italiana. Ha evidenziato la necessità di garantire minimi garantiti e una leva efficace per favorire la distribuzione delle opere italiane di qualità. Ha inoltre sottolineato l’importanza della costanza normativa e della gestione amministrativa.Chiara Sbarigia, presidente di Apa (Associazione Produttori Audiovisivi) e Cinecittà, ha osservato che le opere audiovisive sono un mezzo importante per raccontare e competere tra nazioni attraverso lo storytelling del proprio Paese. Ha sottolineato il valore economico delle industrie creative legate alla produzione di queste opere, che devono essere protette e sostenute. Inoltre, ha evidenziato come il settore abbia raggiunto l’occupazione diretta di 120.000 persone.Questi dati confermano l’importanza dell’industria cinematografica e televisiva italiana sia a livello nazionale che internazionale, evidenziando la necessità di continue politiche di sostegno e investimenti per prom

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