Il dolore è un abisso senza fondo, come se mi fossi visto privato di un fratello, mio fratello minore, che era solo sei mesi più giovane di me. E oggi, in una strana coincidenza, il suo compleanno cade lo stesso giorno del nostro anniversario di matrimonio con mia moglie Lucia, che avrebbe compiuto 86 anni. La memoria del Papa Francesco è ancora fresca nella mente di Lino Banfi, con cui aveva un profondo legame di amicizia.Poco tempo fa, Banfi gli aveva dedicato una poesia intitolata “Vamos! Si torna a Santa Marta”, pubblicata su Famiglia Cristiana. Sapeva che il Papa l’aveva letta e si era divertito molto. Era ancora ricoverato, ma stava già riprendendo le sue attività. Banfi si era raccomandato ai collaboratori del Papa di inserirlo tra i primi a essere ricevuti, visto il loro legame.Infatti, la sua segreteria gli aveva appena fatto sapere che da metà aprile avrebbe ripreso gli incontri e che sarebbe stato incluso nella lista dei primi, per festeggiare con lui l’evento che aveva descritto nella poesia: “il nonno d’Italia” era diventato bisnonno. Banfi ha pubblicato su Instagram un’immagine in cui si vede lui e il Papa a braccetto, un ricordo indimenticabile per lui come se fosse stato un premio.L’incontro con il Papa era accaduto diverse volte, ma Banfi conserva ancora un messaggio di auguri speciale che gli ha mandato via segreteria sul suo cellulare. Non è riuscito a registrarlo, ma la voce del Papa risuonava chiara e gioiosa: “Andiamo bene, sei come i principi, fai il compleanno tre giorni prima di doverlo fare”. Banfi aveva avuto anche un messaggio vocale del Papa che lo chiamava per augurargli i felici compleanni. E così era stato in grado di parlare con lui due volte e confessare la sua nostalgia per mia moglie Lucia. Quell’amicizia stava crescendo sempre più, sospirava Banfi.