La questione della viabilità sulla statale 28 del Col di Nava, arteria cruciale che connette la Riviera ligure con l’hinterland cuneese, torna a infiammare il dibattito amministrativo a Pornassio, nel cuore dell’entroterra imperiese.
Il sindaco Vittorio Adolfo, forte di un’esperienza travagliata e ripetute emergenze, ha nuovamente sollevato la questione con una missiva indirizzata ad Anas, l’ente responsabile della gestione della strada, richiedendo un intervento risolutivo: l’imposizione di un divieto di transito per i veicoli pesanti.
La richiesta non è una novità.
La preoccupazione per la sicurezza lungo la tratta, caratterizzata da curve strette, pendenze accentuate e una larghezza insufficiente per accogliere in sicurezza i mezzi di grandi dimensioni, ha spinto il sindaco Adolfo a intervenire più volte.
In precedenza, ordinanze municipali avevano tentato di regolamentare, seppur temporaneamente, il passaggio dei mezzi pesanti, ma queste misure si sono scontrate con l’incertezza giuridica e la minaccia di ricorso da parte di Anas, che ha sempre privilegiato la continuità del traffico commerciale.
L’ultima escalation è stata determinata da un episodio concreto: un camion, ieri, è finito fuori strada, incagliandosi in una cunetta mentre, in direzione opposta, un altro mezzo pesante procedeva.
Un evento che, secondo il sindaco, è tutt’altro che isolato e che testimonia la crescente inadeguatezza della statale 28 rispetto ai parametri di sicurezza moderni.
Il problema non è solo di larghezza.
La statale, costruita in un’epoca in cui i volumi di traffico e le dimensioni dei veicoli erano nettamente inferiori, non risponde alle specifiche normative dedicate agli autoarticolati e ai mezzi pesanti.
Questa disparità costringe i conducenti a manovre azzardate, aumentando esponenzialmente il rischio di incidenti, non solo per gli stessi autisti, ma per l’intera comunità che vive lungo il percorso e per i turisti che la percorrono.
La determinazione del primo cittadino si riflette nell’annuncio di una nuova azione formale.
Il Comune di Pornassio ha già trasmesso ad Anas una documentazione dettagliata, frutto di sopralluoghi, analisi tecniche e segnalazioni da parte della cittadinanza, che evidenzia in maniera inequivocabile i pericoli intrinseci alla tratta stradale.
In questa sede, il sindaco non si limita a richiedere un intervento, ma ne sollecita l’urgenza, invocando un divieto generalizzato che indirizzi i mezzi pesanti verso percorsi autostradali alternativi, più adatti a garantire la loro sicurezza e quella degli altri utenti della strada.
La richiesta, questa volta, si presenta come un atto formale e definitivo, volto a risolvere una situazione insostenibile e a tutelare la sicurezza pubblica.