11 ottobre 2024 – 12:33
Le intercettazioni telefoniche rappresentano uno strumento cruciale per l’attività investigativa delle procure italiane, consentendo di raccogliere prove fondamentali nell’ambito di indagini su mafia e corruzione. Luca Tescaroli, magistrato con esperienza maturata presso le procure di Caltanissetta, Roma e Firenze, esprime preoccupazione riguardo al giudizio della legge Zanettin che limita la durata delle intercettazioni a soli 45 giorni. Tale restrizione potrebbe compromettere l’efficacia delle indagini e ostacolare la lotta contro fenomeni criminali diffusi nel Paese. La tutela della privacy dei cittadini è importante, ma occorre trovare un equilibrio tra questo diritto e la necessità di contrastare attività illegali che minano la sicurezza della società. È fondamentale garantire alle autorità competenti gli strumenti adeguati per svolgere il proprio lavoro in modo efficace, nel rispetto della legalità e dei principi democratici. Sarebbe auspicabile un approccio che tenga conto sia delle esigenze investigative che dei diritti individuali, al fine di assicurare una giustizia equa e tempestiva.
