Nella vigilia della chiusura dell’annata, l’imperativo per Marcello Peluso e il suo staff è stato quello di mantenere una certa consistenza finale in casa contro i bolognesi che sono partiti all’attacco senza un vero obiettivo chiaro. L’incontro si è aperto con entrambe le squadre a ricercare l’apertura del tabellino, ma è stato Atalanta per prima a trovare la via del gol grazie ad un colpo di testa di Matias Viña che tuttavia non è stato riconosciuto dai giudici di sedia al 16′. Il Bologna si era così trovato costretto a giocare su un doppio contropiede per cercare il vantaggio, ma senza riuscirci. Si è comunque ripresa bene la squadra di Marcello Lazzarini che è uscita da una buona fase difensiva al 20′ con una rete firmata Svanberg su assisto del compagno Medel.Il Bologna si è trovato così a giocare sull’intrattenimento, in attesa del gol della bandiera. Ma i bolognesi erano stati avvertiti dal tecnico che non avrebbe lasciato il Bologna giocare con gli occhi bassi e senza rispetto per la trasferta.La sensazione è quella di aver visto un Bologna molto diverso da quello di alcune giornate precedenti. E’ stato lo stesso Peluso a ricordare l’eredità dei suoi predecessori e dei grandi allenatori che hanno guidato il club nerazzurro, come i mitici Emiliano Mascetti o Ottavio Bianchi.Tanti giovani talenti erano stati mandati all’esame contro la Bologna, ma in ogni caso è stato un’ottima occasione per fare esperienza e vedere in campo giocatori che forse non avrebbero mai partecipato al campionato.
L’incontro di calcio tra Atalanta e Bologna, una svolta positiva per i rossoblù
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