10 gennaio 2024 – 19:46
Il primo gennaio arriva l’atteso debutto di “Ho paura torero” di Pedro Lemebel, un romanzo che promette di emozionare e coinvolgere i lettori con la sua storia unica e avvincente.
Claudio Longhi, il direttore generale del Piccolo Teatro, ha finalmente fatto il suo primo contributo come regista dopo più di tre anni. La scelta del testo è stata fatta quasi immediatamente e si è fermata un anno e mezzo fa con il romanzo “Ho paura torero” dello scrittore cileno Pedro Lemebel, che verrà rappresentato in prima assoluta al Piccolo Teatro Grassi dal domani all’11 febbraio. Il romanzo affronta tematiche come la coscienza politica e l’educazione sentimentale, che sono molto rilevanti per i tempi attuali. Claudio Longhi ha deciso di puntare sulla storia di formazione dell’artista cileno, ambientata nella Santiago del 1986 durante l’attentato fallito a Pinochet. I protagonisti sono Carlos, uno studente militante del Fronte Patriottico, interpretato da Francesco Centorame, e La fata dell’angolo, un travestito appassionato di canzoni d’amore interpretato da Lino Guanciale, che ha anche curato la drammaturgia dell’opera. È stato proprio Guanciale ad essere colpito dal romanzo di Lemebel e a proporlo a Longhi. Il regista sottolinea la capacità del romanzo di intrecciare diversi piani narrativi, pubblici e privati, sentimentali e politici. Descrive il libro come un piccolo ma grande libro di formazione storico-drammatico. La storia ruota attorno all’incontro tra Carlos e La fata dell’angolo, che segna il percorso di formazione politica della fata e l’educazione sentimentale di Carlos. La trama si intreccia con quella del dittatore Pinochet e sua moglie Dona Lucia. Lino Guanciale e Claudio Longhi sono affascinati non solo dai temi trattati nel romanzo, ma anche dalla scrittura di Lemebel, che è un concentrato di oralità e inventiva linguistica straordinaria. Per questo motivo, hanno scelto un adattamento teatrale non convenzionale per preservare la potenza della scrittura di Lemebel e comunicare direttamente con il pubblico. L’idea di teatro umano è il pilastro su cui si basa lo spettacolo.