“Luca Peyron: il dialogo tra scienza, fede e tecnologia”

16 febbraio 2025 – 00:13

Il dialogo tra scienza, fede e tecnologia rappresenta un fondamentale crocevia di riflessioni per Luca Peyron, personalità poliedrica che spazia tra giurisprudenza, teologia e sacerdozio. Coordinatore degli aspetti culturali e pastorali di Spei Satelles, la prima missione spaziale della Chiesa Cattolica, Peyron si distingue per il suo approccio innovativo a questi temi complessi. Il suo libro “Cieli Sereni”, edito da Edizioni San Paolo nel 2023, ha riscosso un notevole successo con 5 mila copie vendute e quattro ristampe già in arrivo per il seguito intitolato “Sconfinato”.Al centro della sua visione emerge l’importanza del cielo come elemento da integrare maggiormente nella quotidianità delle persone. Durante la sua partecipazione alla delegazione italiana alla Fiera del Libro di Taipei, Peyron sottolinea il ruolo iconico di Taiwan come epicentro mondiale della produzione tecnologica, evidenziando l’importanza di affrontare tali tematiche nel contesto originario in cui prendono vita le innovazioni tecnologiche.Attraverso la sua esperienza come cappellano del Politecnico e docente di Teologia digitale presso l’Università Cattolica di Milano, Peyron promuove una visione della tecnologia orientata alla custodia dell’umano. Il suo impegno si concretizza anche attraverso progetti come la costruzione del primo telescopio solare ad uso scolastico in collaborazione con la Fondazione Matrice e il sostegno dei fondi del Pnrr e della Fondazione Crt.La riflessione sul rapporto tra fede, scienza e tecnologia permea il pensiero di Peyron, il quale evidenzia come la scienza possa offrire strumenti per raggiungere gli obiettivi delineati dalla fede. Tuttavia, è cruciale che la tecnologia sia orientata verso una dimensione curativa e non alienante per l’umanità.La sua collaborazione con la Fondazione Nazionale per l’Intelligenza Artificiale lo porta a esplorare le implicazioni etiche e antropologiche legate all’introduzione dell’IA nella società contemporanea. L’Istituto rappresenta un punto d’incontro tra tecnologia avanzata e valori umanistici, con l’obiettivo di preservare l’autenticità delle relazioni umane nell’era digitale.Peyron si interroga sulla possibilità che l’IA possa contribuire a una maggiore umanizzazione della società, ponendo l’enfasi sull’importanza di inserire valori etici nella progettazione degli algoritmi. La macchina deve essere uno strumento al servizio dell’uomo senza comprometterne la centralità e l’autenticità.Con l’imminente pubblicazione del suo nuovo libro “Sconfinato” ad aprile sempre per Edizioni San Paolo, Peyron propone una visione suggestiva secondo cui lasciare che il cielo sconfini potrebbe rendere la terra un luogo più armonioso. Attraverso questa metafora cristologica dello “sconfinato”, il teologo invita a contemplare nuove prospettive su cielo, terra e umanità.

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