Madre e figlio accusati di favoreggiamento: il caso del commercialista Marco Soracco – Riapertura fascicolo inchiesta 2021

Marisa Bacchioni, la madre del commercialista Marco Soracco, è al centro di una vicenda giudiziaria complessa e intricata. Secondo quanto affermato dal suo avvocato Andrea Vernazza, la signora Bacchioni sarebbe affetta da gravi problemi di salute che ne compromettono la capacità di essere parte in un processo legale. Tale situazione è stata sottolineata da una consulenza psichiatrica condotta dal dottor Marco Lagazzi nel contesto del processo per l’omicidio di Nada Cella, avvenuto il 6 maggio 1996 nello studio del commercialista Soracco a Chiavari.Gli imputati coinvolti in questa vicenda sono tre: l’ex insegnante Anna Lucia Cecere, accusata dell’omicidio di Nada Cella; il commercialista Marco Soracco, datore di lavoro della vittima; e l’anziana madre Marisa Bacchioni. Quest’ultimi due sono stati accusati di favoreggiamento nell’ambito delle indagini. La giudice Angela Nutini aveva precedentemente prosciolto Cecere per mancanza di prove concrete a suo carico, definendo gli elementi raccolti come meri “sospetti” che non consentivano una previsione ragionevole di condanna.Il fascicolo dell’inchiesta è stato riaperto nel 2021 grazie alla revisione degli atti da parte della criminologa Antonella Delfino Pesce e dell’avvocata Sabrina Franzone. Le altre parti civili coinvolte sono assistite dagli avvocati Razetto e Dellepiane. L’accusa ipotizza che l’omicidio di Nada Cella sia stato un delitto d’impeto commesso da Anna Lucia Cecere con l’intento di assumere il posto della vittima sul piano lavorativo e affettivo.La figura del commercialista Soracco e della sua madre Marisa Bacchioni viene dipinta dall’accusa come complici nella vicenda, accusati di aver coperto la presunta assassina per nascondere attività sospette legate a transazioni finanziarie. Nonostante le accuse mosse nei loro confronti, entrambi hanno sempre negato qualsiasi coinvolgimento nell’omicidio o nel successivo tentativo di occultare la verità.