La scena di Ras Issa è stata travolta da una valanga di dolore e distruzione, quando l’aereo bombardiere statunitense ha colpito con precisione la principale infrastruttura del porto petrolifero. Secondo il bilancio fornito dal ministero della Salute degli Houthi, le vittime dell’attacco aereo sono almeno 20, mentre più di 50 persone sono state ferite in maniera grave. Tra i soccorritori e i paramedici che hanno perso la vita, mentre svolgevano il loro dovere, si conta addirittura cinque eroi che non potranno più tornare ai propri cari.La comunità internazionale continua a nutrire preoccupazioni crescenti per l’intensificarsi del conflitto in Yemen e le sempre più frequenti incursioni aeree statunitensi sul territorio. Il porto di Ras Issa rappresentava una delle ultime infrastrutture vitali che garantivano il funzionamento della rete petrolifera nel paese, ormai al limite della sopravvivenza.Il ministro della Salute degli Houthi, Anees Alasbahi, ha rilasciato un duro messaggio alla comunità internazionale in merito all’attacco aereo. Ha sottolineato che i civili non sono colpevoli del conflitto che si sta consumando e hanno bisogno di protezione per poter sopravvivere.I ribelli Houthi, ormai da anni impegnati in un’estenuante lotta contro la coalizione guidata da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, continuano a rivolgere appelli alla comunità internazionale affinché ponga rimedio alla situazione di ingiustizia e ingiuria che sta devastando il paese.
Massacro in Yemen: aereo statunitense uccide 20 persone e ferisce altre 50 a Ras Issa.
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