17 luglio 2024 – 12:35
A distanza di tre mesi dall’aggressione della motovedetta libica Fezzan, che ha aperto il fuoco contro l’equipaggio impegnato in un’operazione di soccorso, l’organizzazione Mediterranea si mobilita per portare avanti la sua battaglia per la giustizia. Attraverso un esposto presentato alla procura di Roma, Mediterranea ha richiesto ai magistrati di individuare, perseguire e punire secondo le norme di legge i marinai e gli ufficiali della Guardia costiera libica imbarcati sulla Fezzan, una delle prime motovedette donate dall’Italia. Questo atto rappresenta un passo significativo nella lotta contro atti illegali in mare e nei confronti dei migranti in fuga da situazioni disperate. La pirateria, il tentato sequestro di persona, le minacce e la violenza privata non possono essere tollerate né ignorate dalla comunità internazionale. È fondamentale garantire che chi commette tali azioni venga identificato e punito in modo esemplare, al fine di prevenire futuri episodi simili e proteggere la vita umana in mare. L’impegno di Mediterranea a favore dei diritti umani e della legalità rappresenta un faro di speranza in un contesto spesso caratterizzato dall’indifferenza e dalla complicità delle istituzioni. La sfida è grande ma necessaria per difendere i valori fondamentali su cui si fonda la convivenza civile e rispettosa dei diritti di tutti gli esseri umani.
