Nelle carceri russe, da quasi tre anni, circola un messaggio che invita alla crudeltà e all’assenza di pietà nei confronti dei prigionieri ucraini. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, le guardie sono state istruite a non applicare le regole normali per questi detenuti, permettendo l’uso della violenza senza restrizioni e vietando l’uso delle body camera, dispositivi obbligatori nelle carceri russe. Questa situazione evidenzia una grave violazione dei diritti umani e una totale mancanza di rispetto per la dignità e l’integrità delle persone incarcerate. È fondamentale che vengano adottate misure urgenti per garantire il rispetto dei diritti fondamentali di tutti i detenuti, indipendentemente dalla loro nazionalità o provenienza. La comunità internazionale deve vigilare attentamente su queste pratiche disumane e assicurarsi che vengano condotte indagini approfondite per portare alla luce tutte le violazioni del diritto internazionale in atto in queste carceri. Solo attraverso un impegno concreto e deciso sarà possibile porre fine a queste ingiustizie e garantire un trattamento umano e dignitoso a tutti coloro che si trovano privati della libertà.
Messaggio di crudeltà e violenza nelle carceri russe: una grave violazione dei diritti umani. La comunità internazionale deve agire ora.
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