“Mickey 17”: un’avventura fantascientifica che mette alla prova identità e etica in un mondo di duplicazioni umane.

Il divario sociale tra ricchi e poveri nella Corea del Sud è un tema che permea profondamente la società, fungendo da catalizzatore per la creatività e l’ispirazione di molti artisti, tra cui il rinomato regista Bong Joon-ho. Dopo il trionfo di “Parasite” con la Palma d’Oro a Cannes e il premio Oscar come Miglior Film, Bong Joon-ho torna a esplorare territori fantascientifici con il suo ultimo capolavoro, “Mickey 17”, presentato in anteprima al Festival di Berlino fuori concorso e ora distribuito nelle sale cinematografiche grazie alla collaborazione con Warner Bros.Il protagonista della storia è Mickey Barnes, interpretato magistralmente da Robert Pattinson, un uomo comune costretto dalla disperazione a cercare una via di fuga dai creditori. La sua vita prende una svolta inaspettata quando accetta un’offerta impossibile da parte di un magnate visionario, una sorta di moderno Elon Musk intento a colonizzare un pianeta remoto. Per realizzare il suo ambizioso progetto, il magnate recluta individui disposti a mettere tutto in gioco, considerandoli meri soggetti sacrificabili per la causa.Mickey si ritrova così coinvolto in una missione ad alto rischio dove deve testare l’abitabilità dell’ambiente alieno e affrontare minacce mortali senza esitazione. La particolarità di questa avventura sta nel fatto che se Mickey dovesse perdere la vita durante i suoi esperimenti, il suo corpo viene ricreato attraverso una sofisticata macchina che ripristina anche i suoi ricordi passati. Nasce così un nuovo clone numerato pronta a continuare la missione interrotta dal predecessore.Tuttavia, quando Mickey raggiunge la sua diciassettesima iterazione, si verifica un imprevisto tragico: durante una missione precipita in una gola sotterranea e il suo collega Timo (interpretato da Steven Yeun) viene inviato per recuperare non tanto lui quanto l’avveniristica arma che aveva con sé. La situazione si complica ulteriormente quando Mickey 17 scopre che per errore è già stato attivato il suo successore designato, Mickey 18.Così si dipana un intreccio avvincente fatto di duplicazioni umane, identità sfuggenti e conflitti morali che mettono alla prova non solo i protagonisti ma anche lo spettatore stesso. “Mickey 17” si rivela quindi non solo come un’avventura fantascientifica mozzafiato ma anche come uno specchio distorto delle dinamiche sociali contemporanee e delle conseguenze etiche dell’avanzamento tecnologico.

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