Il Comune di Milano adotta una politica ambiziosa per la sostenibilità ambientale, raddoppiando le aree di verde a sfalcio ridotto che ora sono una realtà stabile e non più una semplice sperimentazione. Questo cambiamento è stato possibile grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi Milano-Bicocca e la società tecnologica 3Bee, le quali hanno monitorato i risultati in termini di aumento della biodiversità in queste aree.Gli studiosi del dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze della Bicocca hanno osservato un aumento della biodiversità di insetti nelle zone non sfalciate con picchi del 30% rispetto a quelle sfalciate frequentemente, arrivando anche ad un aumento del 60% nelle aree con maggiore ricchezza di fiori e specie. Questo significa che le aree a sfalcio ridotto non solo sono più ambientalmente sostenibili ma anche più funzionali per la città.L’assessora all’Ambiente e Verde, Elena Grandi, ha spiegato che il tema della biodiversità è fondamentale in una città densa come Milano e che il prato a sfalcio ridotto apporta beneficio alla città, mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici. Ha anche sottolineato che le polemiche in alcuni casi sono pretestuose, poiché si prevede di tagliare l’erba 6-7 volte all’anno nelle aree a sfalcio ridotto.Per garantire che queste aree non incidano sugli usi pubblici o sulla fruizione per il gioco, il relax e lo sport, sono state individuate in modo da massimizzare l’utilizzo. Inoltre, aumentano anche i prati fioriti che saranno oltre 60, circa il doppio rispetto all’anno precedente.Questo cambiamento è un passo importante verso una maggiore sostenibilità ambientale e una migliore qualità della vita per i cittadini. Il Comune di Milano si impegna a continuare questa politica ambiziosa, lavorando insieme alle istituzioni e alla società civile per promuovere la biodiversità e il benessere nella città.