I passeggeri che si sono visti cancellare i voli Ancona-Milano e ritorno lo scorso giovedì 15 maggio hanno conosciuto il vero significato di “disagio” all’interno degli aeroporti di Ancona e Milano Linate. Le ore hanno passato lentamente, mentre le scuse ufficiali della compagnia aerea erano l’unica risposta ai loro bisogni crescenti di informazione.La cancellazione dei voli non è stata casuale, ma sembra essere il risultato di un problema interno alla società che gestisce i vettori Sky Alps. Infatti, le condizioni meteorologiche della giornata erano propizie e assenti episodi come gli attacchi di uccelli aerei (bird strike) che potrebbero aver compromesso la sicurezza del volo.I passeggeri hanno dovuto cercare una soluzione all’interno dell’aeroporto, inutilmente cercando informazioni precise e concrete sulle cause della cancellazione dei voli. Molti di loro erano diretti a destinazioni diverse per motivi lavorativi o personali che non potevano più essere posticipati.Ecco quindi la possibilità di chiedere una compensazione pecuniaria ai passeggeri. Infatti, ItaliaRimborso, un’agenzia specializzata nel supporto agli utenti per il recupero dei diritti e delle somme di denaro spettanti in caso di problematiche legate alla compagnie aeree ha fatto presente che i passeggeri possono richiedere sino a 250 euro come risarcimento.Ma cosa è successo realmente? La domanda rimane ancora senza risposta, tuttavia una cosa è certa: i voli Ancona-Milano e ritorno sono stati cancellati non in virtù di condizioni eccezionali, ma per problemi interno alla compagnia aerea Sky Alps.Sembra che il miglior approccio per i passeggeri vittime delle cancellazioni dei voli sia quello di rivolgersi direttamente alla società aerea e cercare una risposta ai loro bisogni con maggiore tempestività possibile.