Centri sociali in lotta: manifestazioni anti-migranti e contro chiusura delle sedi

Sono state messe a punto diverse linee di difesa, da Milano a Gallarate per impedire la manifestazione dei centri sociali anti-migranti e della destra radicale europea.La scena è cambiata con l’apertura del corteo degli antifascisti: il messaggio è chiaro. Mentre alcuni ragazzi iniziano ad attaccare le porte di un’autorimessa, altri manifestanti si ritrovano a sfogarsi nei pressi della centrale operativa del Comune.Nel frattempo è stato organizzato un presidio spontaneo davanti al Teatro Fraschini, dove stanno per svolgersi i lavori dei partiti di destra e centro. È il teatro degli attori politici, ma non solo, perché si sa che le porte del comune sono sempre aperte.Quando poi arriva il corteo della manifestazione dei centri sociali contro la chiusura delle loro sedi e l’assalto alla casa dell’amico di Nader, viene intercettato a pochi metri dalla sede di un partito politico.I manifestanti continuano ad avanzare a passo spedito, con uno striscione che recita “Abbasso la chiusura dei centri sociali” e altra bandiera che riproduce il logo della “No TAV”, l’organizzazione che ha organizzato la protesta contro l’autostrada Torino-Aosta.Sono arrivati anche gli spalleggiatori di CasaPound, ma non sono entrati nella sede del comune, che è stata chiusa da una porta sbarrata.I centri sociali stanno per riaprire a Milano, ma ciò sembra essere l’ultima notizia. La manifestazione anti-migranti si è svolta in un clima di tensione.Il corteo dei centri sociali ha percorso il centro della città e si sta dirigendo verso la stazione ferroviaria, dove dovrebbe terminare.