La ‘ndrangheta, la cosca criminale che ha insidiato l’Italiaper decenni, sembra aver finalmente una sua struttura stabile eorganizzata. L’inchiesta Millennium ha portato all’arresto di 97persone – 81 in carcere e 16 ai domiciliari – ritenute legate aimaggiori clan della ‘ndrangheta reggina, tra cui quelli di Sinopoli,Platì, Locri e Melicucco. La struttura, sovraordinata alle singole articolazionie a queste complementare, gestiva il traffico di droga e avevaun’unica direzione per tutte le sue attività.Secondo quanto emerso dall’inchiesta, la struttura era impegnatanella importazione di ingenti quantitativi di cocaina da Colombia,Brasile e Panama, nascosta in container imbarcati su navi cheattraversavano il porto di Gioia Tauro. La droga veniva poidistribuita su tutto il territorio nazionale attraverso una ben rodatastruttura organizzata.La ‘ndrangheta, da sempre nota per la sua struttura verticale,sembra aver trovato un modello di gestione più fluido e flessibile,basato sull’unitarietà dei suoi membri e sulla loro capacità dicollaborare tra loro. L’inchiesta ha confermato anche l’esistenzadi una “provincia” della ‘ndrangheta, un organo collegiale chesvolge la funzione di raccordo tra i locali reggini e quelli dislocatiin altre regioni e all’estero.Le indagini hanno permesso inoltre di registrare l’operatività deilocali della ‘ndrangheta a Torino e Milano, oltre che nel restodella Calabria. L’accusa sostiene anche che le cosche avevano lacapacità di infiltrarsi nelle amministrazioni pubbliche per ottenereinformazioni utili alle loro attività criminali.La ‘ndrangheta reggina è nota anche per le sue pratiche illegali,come il procacciamento di voti in diverse consultazioni elettorali.Dalle indagini emerge che sono state messe in atto anche tattichedi infiltrazione nelle amministrazioni pubbliche e nei centrisociali della regione.