Il passaggio di Padre Basilio Gavazzeni lascia un vuoto tangibile nella comunità di Matera, ma soprattutto, offre un’eredità spirituale e sociale di inestimabile valore.
Come sottolineato dall’arcivescovo Benoni Ambarus durante i solenni funerali, la sua vita rappresenta un percorso esemplare, una via da seguire per chi anela a un servizio autentico e disinteressato.
La figura del missionario monfortano, spentosi all’età di ottant’anni, si configura non solo come un pastore, ma come un vero e proprio profeta, capace di decifrare le sofferenze profonde dell’umanità e di opporsi con coraggio alle ingiustizie che la dilaniano.
La celebrazione, tenutasi nella parrocchia di Sant’Agnese, ha visto la partecipazione di una folla commossa, testimonianza dell’impatto significativo che Padre Basilio ha avuto sulla vita di innumerevoli persone.
La sua azione pastorale non si è limitata all’amministrazione sacramentale; egli ha incarnato un ministero attivo, proiettato verso le periferie esistenziali, rivolgendosi in particolare a coloro che si trovano ai margini della società, vittime di sfruttamento e dipendenza.
La lotta contro l’usura e il gioco d’azzardo, piaghe sociali che affliggono il territorio, è stata il cuore pulsante del suo impegno.
Padre Basilio non ha ceduto a compromessi, mantenendo una coerenza profetica che lo ha reso un punto di riferimento per chi, come lui, crede in un mondo più giusto e solidale.
La sua capacità di entrare in relazione con le persone, di comprendere le loro angosce e di offrire loro una parola di speranza e di conforto, ha lasciato un segno indelebile.
Nato a Verdello nel 1945, e ordinato sacerdote nel 1971, Padre Basilio ha dedicato gran parte del suo percorso sacerdotale alla città dei Sassi, dove ha guidato la parrocchia del Santissimo Crocifisso fino al 2020.
Il suo ruolo di presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione lucana Antiusura ‘Mons.
Vincenzo Cavalla’ testimonia il suo impegno costante nella prevenzione e nel contrasto all’usura, una battaglia che ha combattuto con determinazione e passione.
Oltre alle autorità ecclesiastiche, alla cerimonia hanno preso parte figure istituzionali come il prefetto Cristina Favilli e l’assessore comunale Daniele Fragasso, a riprova del riconoscimento sociale e politico del suo operato.
La presenza di Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale Antiusura, sottolinea l’importanza del suo contributo a livello nazionale nella lotta contro i fenomeni di sfruttamento e dipendenza.
L’eredità di Padre Basilio non è solo un monito a proseguire la sua opera, ma soprattutto un invito a riscoprire il significato profondo del servizio sacerdotale, inteso come testimonianza di amore e di compassione verso il prossimo, un impegno costante nella difesa dei diritti e nella promozione di una cultura di solidarietà e di giustizia.
La sua figura, così luminosa e coraggiosa, continuerà a illuminare il cammino della comunità di Matera e a ispirare nuove generazioni di servitori del bene.