Allarme Milano: Violenza di genere in crescita, +30% in 3 anni

Un’allarmante escalation di segnalazioni di violenza di genere emerge dall’analisi dei dati della Procura di Milano, presentata in concomitanza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il quadro delineato rivela un incremento significativo, superiore al 30%, nei fascicoli aperti per maltrattamenti in famiglia negli ultimi tre anni, con un picco di 3126 procedimenti iscritti tra luglio 2024 e giugno dell’anno corrente.

Questa crescita, che testimonia un’emergenza sociale complessa, si affianca a un aumento, seppur più contenuto, delle inchieste relative a stalking e violenze sessuali, pur in un contesto di fluttuazioni annuali.
L’incremento dei maltrattamenti in famiglia non è semplicemente una questione di più denunce, ma riflette probabilmente una maggiore consapevolezza delle vittime, una maggiore fiducia nelle istituzioni e una più efficace azione di sensibilizzazione da parte di associazioni e servizi di supporto.
È significativo che, tra i 3126 fascicoli aperti, una parte considerevole (312) riguardi indagati non identificati, suggerendo la necessità di rafforzare gli sforzi investigativi per garantire che i responsabili siano assicurati alla giustizia.

L’andamento dei reati di revenge porn, con un calo nel numero di fascicoli aperti, potrebbe indicare un miglioramento nella prevenzione o una diminuzione delle pubblicazioni non consensuali, ma è necessario un’analisi più approfondita per confermare questa tendenza e identificare le strategie più efficaci per contrastare questo fenomeno, spesso legato a dinamiche di controllo e manipolazione emotiva.

I dati relativi allo stalking, pur mostrando una diminuzione rispetto agli anni precedenti, rimangono elevati, sottolineando la persistenza di un problema che spesso precede e accompagna altre forme di violenza.
L’incremento dei fascicoli per riduzione in schiavitù, in particolare quelli legati alla tratta di persone a scopo di sfruttamento sessuale, evidenzia un’emergenza transnazionale che richiede un approccio multidisciplinare e una stretta collaborazione con le forze dell’ordine internazionali.

L’aumento complessivo dei fascicoli per maltrattamenti, stalking, violenze sessuali e riduzione in schiavitù non è un semplice accumulo di statistiche: è un campanello d’allarme che impone una riflessione profonda sulle cause profonde della violenza di genere, sulle disuguaglianze strutturali che la alimentano e sulla necessità di interventi mirati e coordinati per proteggere le vittime, prevenire la recidiva e promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza.
Questo include il rafforzamento dei servizi di supporto psicologico e legale per le vittime, programmi di sensibilizzazione per gli uomini per contrastare gli stereotipi di genere e la violenza, e un sistema giudiziario più efficace e sensibile alle esigenze delle persone che hanno subito violenza.
La sfida è complessa, ma l’impegno è imprescindibile.

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