mercoledì 13 Agosto 2025
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Milano

Annullate le misure cautelari: Bezziccheri e Scandurra liberi

Il Tribunale del Riesame di Milano ha disposto l’annullamento delle misure cautelari che avevano portato alla detenzione, in carcere per Andrea Bezziccheri, e agli arresti domiciliari per Alessandro Scandurra, nell’ambito dell’inchiesta che ha scosso la gestione urbanistica della città.

Un colpo di scena che restituisce la libertà agli imputati, dopo un periodo di restrizioni iniziato il 31 luglio, e che solleva interrogativi significativi sulle fondamenta dell’indagine stessa.
La vicenda, al centro di un’attenzione mediatica intensa, ruota attorno a presunte irregolarità e favoritismi nell’assegnazione di permessi di costruzione e modifiche al territorio milanese.

L’indagine, nata da una complessa attività di indagine che ha coinvolto la Procura e le forze dell’ordine, aveva portato alla luce una rete di presunti collegamenti tra funzionari pubblici, imprenditori edili e membri di commissioni decisionali.
Le accuse mosse a Bezziccheri, imprenditore edile di rilievo nel panorama milanese, vertevano su presunta corruzione e turbativa d’asta, con l’accusa di aver condizionato le decisioni urbanistiche a proprio vantaggio.
Alessandro Scandurra, precedentemente membro della Commissione paesaggio, era accusato di aver abusato della sua posizione per agevolare interessi privati, compromettendo la tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico.
La decisione del Tribunale del Riesame, come riportato inizialmente dal Corriere della Sera, non si traduce in un’assoluzione, ma mette in discussione la sussistenza delle ragioni che avevano giustificato l’applicazione delle misure cautelari.

Il Riesame ha ritenuto che i presupposti per la custodia preventiva e gli arresti domiciliari non fossero sufficientemente robusti, sollevando dubbi sulla validità delle prove raccolte e sulla gravità delle condotte contestate.
Questa pronuncia pone ora la Procura di Milano di fronte a una sfida cruciale: rivalutare le prove, eventualmente acquisire ulteriori elementi a sostegno delle accuse e, in definitiva, decidere se proseguire nel processo o richiedere l’archiviazione.

L’annullamento delle misure cautelari potrebbe inoltre influenzare le strategie difensive degli imputati, che potrebbero richiedere la revisione delle testimonianze e l’accesso a documentazione precedentemente inaccessibile.
La vicenda Bezziccheri-Scandurra si inserisce in un contesto più ampio di controlli e verifiche sulla trasparenza e la legalità delle procedure urbanistiche a Milano, che hanno visto negli ultimi anni l’apertura di diverse inchieste e la revisione di progetti edilizi controversi.

L’attenzione ora è focalizzata sulle prossime mosse della Procura e sull’impatto di questa decisione sul processo di riforma delle politiche urbanistiche cittadine, con l’auspicio che possa contribuire a rafforzare la fiducia dei cittadini e a prevenire fenomeni di corruzione e abuso di potere.

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