Un’operazione di Polizia di Frontiera, sviluppatasi nel territorio di Ventimiglia, ha concluso una caccia all’uomo protrattasi per sette anni, culminando nell’arresto di un uomo di 28 anni, cittadino marocchino, destinatario di un ordine di detenzione emesso dalla Procura della Repubblica di Pavia.
L’arresto, un risultato tangibile della vigilanza costante e dell’abilità investigativa degli agenti, rappresenta un importante contributo alla giustizia e alla sicurezza pubblica.
Il mandato di arresto originato a Pavia risale a gennaio 2018 e lo contesta per reati di gravità che coinvolgono una minore: tentata violenza sessuale, lesioni personali aggravate e minacce.
L’episodio, avvenuto in provincia di Pavia, ha visto la vittima, una ragazza, avvicinata e aggredita dall’uomo, che nel tentativo di sottrarsi all’aggressione, ha riportato lesioni alla testa a seguito di una caduta.
L’impatto emotivo e fisico subito dalla giovane ha lasciato un segno indelebile, e la sua protezione è stata una priorità per le autorità.
Il latitante, sfuggito alle prime indagini, aveva cercato di ricostruire una vita nomade, presumibilmente con l’intento di oltrepassare il confine francese e rendere ancora più complessa la sua localizzazione.
La sua individuazione a bordo di un autobus diretto in Francia, durante un controllo di routine, è stata resa possibile da un acuto senso di osservazione e dalla capacità di interpretare i segnali di nervosismo e apprensione.
Il tentativo di dissimulazione, volto a confondersi tra i passeggeri, è stato vanificato dalla professionalità e dall’esperienza degli agenti.
L’uomo, privo di documenti identificativi al momento del controllo, ha suscitato ulteriori sospetti, che hanno portato a procedere con verifiche più approfondite.
La successiva identificazione, attraverso l’analisi di impronte digitali e misurazioni antropometriche, ha confermato inequivocabilmente la sua identità e la sua condizione di ricercato.
L’operazione dimostra come la combinazione di risorse umane altamente qualificate, tecnologie avanzate e un’attenta analisi dei dati sia essenziale per contrastare efficacemente la criminalità transfrontaliera.
Il profilo del detenuto, come emerso da precedenti annotazioni a suo carico, rivela una storia di coinvolgimento in attività illecite, con precedenti per furti e reati connessi alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Questa complessità del quadro criminale sottolinea la necessità di un approccio multidisciplinare nella gestione di individui a rischio, che integri misure repressive e iniziative di prevenzione e riabilitazione.
L’arresto è stato comunicato all’autorità giudiziaria e l’uomo è stato trasferito presso la casa circondariale di Sanremo, in attesa del processo e dell’applicazione della pena di due anni e sei mesi di reclusione, un periodo di detenzione che rappresenta una giustizia parziale per la vittima e un monito per coloro che pensano di poter eludere la legge.
L’operazione evidenzia, inoltre, l’importanza della collaborazione tra diverse forze dell’ordine e l’impegno costante nel garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dei più vulnerabili.








