L’operazione condotta dalla Squadra Investigativa del Commissariato Lambrate ha portato all’arresto di un cittadino peruviano di 29 anni, gravato da precedenti penali per reati legati alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, in un bar situato in via privata Iglesias, a Milano.
L’arresto si è concretizzato a seguito di un’attività di osservazione mirata, scaturita da elementi che avevano destato l’attenzione degli agenti.
Durante la perquisizione personale, gli inquirenti hanno rinvenuto e sequestrato una quantità significativa di marijuana, precisamente poco più di un etto, abilmente suddivisa in 41 porzioni, presumibilmente destinate alla vendita al dettaglio.
L’accuratezza nella confezione suggerisce un’organizzazione e una logistica consolidate per la distribuzione.
Oltre alla cannabis, è stata trovata anche una quantità di circa due grammi di cocaina, una sostanza che amplifica la gravità del reato commesso e solleva interrogativi sulla tipologia di rete criminale a cui l’individuo potrebbe essere collegato.
La presenza di denaro contante, per un ammontare superiore ai duecento euro, rafforza ulteriormente l’ipotesi di attività illecita in corso, suggerendo che si tratti di proventi derivanti da precedenti vendite di stupefacenti.
L’ammontare del denaro recuperato, seppur non elevatissimo, indica una certa continuità nell’attività illecita.
È importante sottolineare che nei confronti del 29enne era già stata emessa un’ordinanza di divieto di dimora, un provvedimento restrittivo che ne limitava la possibilità di risiedere in determinate aree geografiche, presumibilmente per prevenire la reiterazione di condotte criminali.
La violazione di tale divieto aggrava ulteriormente la posizione dell’uomo, che ora dovrà rispondere anche di inosservanza di provvedimento dell’autorità.
L’operazione evidenzia come l’attività di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata richieda un’attenta analisi del contesto urbano e una capacità di interpretare segnali di comportamento anomalo.
La Squadra Investigativa del Commissariato Lambrate ha dimostrato di possedere tali competenze, contribuendo a garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica.
Il caso è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, che determinerà le misure definitive da adottare nei confronti del soggetto arrestato, tenendo conto della gravità dei reati contestati e della sua pericolosità sociale.
Si aprono ora nuove piste investigative per accertare eventuali complici e la matrice più ampia dell’attività illecita.