Il Tribunale di Milano ha concesso piena assoluzione ai cinque membri di Ultima Generazione imputati per la protesta che il 20 febbraio 2023 aveva paralizzato il traffico in viale Sturzo. La decisione, assunta dalla giudice della terza sezione penale, si è basata sull’applicazione del principio di “particolare tenuità del fatto”, o, in alternativa, sulla constatazione che l’azione contestata non costituisse effettivamente un reato perseguibile. Le motivazioni che hanno portato a questo verdetto saranno pubblicate entro un mese, offrendo una disamina più approfondita delle argomentazioni giuridiche che hanno guidato la decisione.L’azione degli attivisti, assistiti dagli avvocati Gilberto Pagani e Daniela Torro, aveva visto i manifestanti sedersi sull’asfalto, esponendo uno striscione con il messaggio “non paghiamo il fossile”, un chiaro riferimento alla loro opposizione all’utilizzo di combustibili fossili e alle politiche energetiche considerate insufficienti per contrastare il cambiamento climatico. Questo caso solleva complesse questioni di diritto e di politica, intrecciando la libertà di espressione e di protesta con il diritto alla circolazione e alla sicurezza pubblica. La “particolare tenuità del fatto” è un’apice giuridica che permette di escludere la punibilità di condotte lesive, quando la gravità del danno è marginale e l’intento manifestato non è quello di arrecare danno. La sua applicazione in contesti di disobbedienza civile, come quello rappresentato dall’azione di Ultima Generazione, è spesso oggetto di dibattito, poiché bilancia la necessità di garantire la legalità con il diritto di manifestare pacificamente opinioni, anche attraverso azioni che possono temporaneamente interrompere l’ordine pubblico.La decisione del Tribunale di Milano non è priva di implicazioni più ampie. Essa pone l’attenzione sul ruolo sempre più rilevante del movimento ambientalista e sulle sue strategie di protesta, che spesso coinvolgono azioni di disobbedienza civile e, di conseguenza, si confrontano con il sistema giudiziario. La “particolare tenuità del fatto” può essere interpretata non solo come un’esimente legale, ma anche come un segnale di riconoscimento della legittimità delle preoccupazioni ambientali e della necessità di un cambiamento radicale nelle politiche energetiche. Tuttavia, resta da vedere se questa sentenza aprirà la strada a una maggiore tolleranza verso le proteste ambientali o se rimarrà un caso isolato, la cui applicazione dipenderà dalle specifiche circostanze di ogni singolo episodio. L’attesa delle motivazioni permetterà di comprendere meglio come il giudice abbia bilanciato questi elementi e quali principi giuridici siano stati considerati prevalenti.
Assoluzione per Ultima Generazione: il Tribunale bilancia protesta e diritto.
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