L’inchiesta milanese sul decesso di Vittorio Boiocchi, storico punto di riferimento della tifoseria interista, assume contorni sempre più definiti con le recenti confessioni che emergono dall’indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Marco Ferdico, figura di spicco nel direttivo della Curva Nord, già detenuto in seguito alla maxi-operazione che ha colpito la tifoseria, ha fornito un resoconto dettagliato del suo coinvolgimento, delineando una rete di responsabilità che si estende fino alle dinamiche interne al gruppo ultras.Le ammissioni di Ferdico, rese nei giorni precedenti a quelle di Pietro Andrea Simoncini, uno degli imputati accusati di aver materialmente compiuto l’omicidio, giungono a corroborare una ricostruzione complessa e dolorosa. L’interrogatorio, condotto dal pm Paolo Storari e supportato dalle indagini della Squadra Mobile, ha portato alla luce un quadro di tensioni e rivalità all’interno della tifoseria, elementi che hanno contribuito a creare un clima di crescente pericolosità.La confessione di Simoncini, a sua volta, conferma in modo sostanziale la narrazione fornita da Andrea Beretta, collaboratore di giustizia e figura chiave nell’indagine. Beretta aveva precedentemente ammesso di aver commissionato l’omicidio di Boiocchi, motivando il gesto con dispute economiche legate al commercio di materiale di tifoseria e altre attività commerciali illecite gestite all’interno del gruppo ultras. L’omicidio di Boiocchi, avvenuto il 29 ottobre 2022 sotto la sua abitazione a Milano, rappresenta un episodio tragico e inquietante che ha scosso profondamente il mondo del calcio e la società civile. Le confessioni di Ferdico, Simoncini e la collaborazione di Beretta stanno contribuendo a fare luce sulle motivazioni e sulle dinamiche che hanno portato a questo atto violento, evidenziando la pericolosa commistione tra passione sportiva, illegalità e interessi economici nel sottobosco delle tifoserie organizzate. L’indagine, ora, si concentra sulla verifica delle dichiarazioni e sull’individuazione di eventuali ulteriori complici o mandanti coinvolti in questa vicenda intricata. L’avvocato Mirko Perlino assiste Pietro Andrea Simoncini nel processo.
Boiocchi, nuove rivelazioni: la rete di complici si stringe.
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