Il Nuovo Panorama degli Investimenti in Borsa: Stato, Famiglie e Fondazioni al MicroscopioIl panorama degli investimenti azionari in Piazza Affari si presenta come un mosaico complesso, dominato da un ruolo sempre più rilevante dello Stato, ma animato da dinamiche familiari e istituzionali in continua evoluzione.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, direttamente o tramite strumenti come Cassa Depositi e Prestiti, detiene ora un capitale investito di 81 miliardi, un dato in crescita significativa che lo posiziona in cima alla classifica degli azionisti di riferimento, superando anche la performance dell’indice FTSE Mib (+21%).
Questa posizione di rilievo riflette una strategia di investimento pubblico orientata a sostenere settori chiave dell’economia nazionale.
Un contributo sostanziale a questa performance positiva proviene dal comparto della difesa, con titoli come Leonardo e Fincantieri che hanno registrato incrementi notevoli, testimoniando la solidità e il potenziale di crescita di questo settore strategico.
Allo stesso tempo, la tenuta di società come Poste Italiane, Italgas e Webuild ha contribuito a consolidare la posizione di forza del Mef.
Sul fronte privato, la famiglia Del Vecchio continua a detenere la leadership indiscussa, con un patrimonio azionario che ha raggiunto i 51,5 miliardi di euro, trainato dalla crescita del valore delle azioni Luxottica.
Nonostante questa ricchezza considerevole, la questione della successione e la gestione dell’eredità del fondatore rimangono irrisolte, alimentando un dibattito complesso che coinvolge gli otto eredi.
Francesco Milleri, amministratore delegato di Essilux e gestore della finanziaria Delfin, figura anch’egli nella classifica, a testimonianza del suo ruolo chiave nella gestione del patrimonio familiare.
La famiglia Rocca si conferma al secondo posto, grazie alla performance di Tenaris, leader globale nel settore oil e gas, mentre la famiglia Agnelli-Elkann subisce un calo dovuto a difficoltà incontrate da Exor e Stellantis, a fronte delle sfide che affliggono il settore automobilistico.
La frammentazione del patrimonio tra i membri della famiglia, con quote significative attribuite a John Elkann e ai suoi fratelli Lapo e Ginevra, evidenzia la complessità delle dinamiche ereditarie.
La classifica vede anche un ribaltamento delle posizioni, con Miuccia Prada e Patrizio Bertelli che cedono il podio, mentre Francesco Gaetano Caltagirone e Piero Ferrari, insieme alle famiglie Benetton, Stevanato, Doris-Tombolato e Buzzi, si posizionano nelle posizioni successive.
L’analisi complessiva, condotta da Milano Finanza, censisce 751 famiglie e imprenditori con un patrimonio azionario complessivo di 197 miliardi di euro, pari al 20% della capitalizzazione totale di Borsa Italiana.
Questo dato sottolinea l’importanza cruciale del capitale privato nel sostenere la vitalità del mercato azionario.
Un focus particolare merita l’investimento dei fondi esteri, che ammonta a circa 80 miliardi, quasi equamente distribuiti tra BlackRock e il fondo sovrano norvegese Norges Bank.
Anche gli enti locali mostrano un interesse significativo, con Roma Capitale che detiene una quota rilevante in Acea, mentre Milano e Brescia hanno investimenti consistenti in A2A e altre utility locali.
Infine, le fondazioni bancarie Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo, azioniste di Intesa Sanpaolo, contribuiscono con un patrimonio complessivo di 10 miliardi, a testimonianza del loro ruolo storico e strategico nel sistema finanziario italiano.
La combinazione di questi fattori delineano un quadro dinamico e complesso, che riflette l’importanza cruciale degli investimenti azionari per l’economia italiana.