Nel cuore di Cantù, una mattinata lavorativa si è interrotta bruscamente, sconvolta da un episodio di grave violenza che ha portato all’arresto di un cittadino pakistano.
L’uomo, responsabile di un tentativo di violenza sessuale nei confronti di una giovane commessa di un supermercato in via Casartelli, è stato fermato dai Carabinieri della Compagnia di Cantù, ponendo fine a un’azione che ha profondamente turbato la vittima e l’intera comunità.
L’aggressione si è consumata attorno alle 8:20, mentre la commessa, una giovane donna di ventitré anni, si stava preparando ad aprire il punto vendita.
Secondo le prime ricostruzioni investigative, l’uomo ha tentato di immobilizzare la ragazza con intenti perversi, interrompendo il suo rituale di apertura e instaurando un clima di terrore.
La rapidità di riflessi e il coraggio di alcuni colleghi di lavoro hanno avuto un ruolo cruciale: intervenendo prontamente, sono riusciti a respingere l’aggressore, creando le condizioni per il suo successivo rintraccio da parte dei militari dell’Arma.
La giovane, visibilmente scossa e provata dall’esperienza traumatica, è stata immediatamente soccorsa e accompagnata all’ospedale di Cantù per una valutazione medica completa.
Sebbene non abbia riportato lesioni fisiche apparenti, il trauma psicologico subito richiede un supporto adeguato e una cura mirata.
Il tempestivo intervento dei soccorsi sanitari e l’attenzione mostrata dai colleghi hanno contribuito a mitigare l’impatto emotivo dell’aggressione.
L’arrestato, ora detenuto in custodia cautelare presso il carcere, dovrà rispondere dell’accusa di violenza sessuale, con l’avvio di un procedimento giudiziario volto a stabilire l’entità delle sue responsabilità e a garantire la tutela della vittima.
Questo tragico evento riapre il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sull’importanza di protocolli di prevenzione e sull’urgente necessità di contrastare ogni forma di violenza, in particolare quella che colpisce le donne.
La comunità di Cantù, profondamente indignata, si stringe attorno alla giovane commessa, esprimendo solidarietà e auspicando che la giustizia faccia il suo corso, offrendo al contempo un supporto psicologico e sociale per favorire la sua completa guarigione e reinserimento nella vita quotidiana.
L’episodio sottolinea anche la complessità delle dinamiche migratorie e l’importanza di promuovere l’integrazione e la convivenza pacifica, nel rispetto dei valori fondamentali della società civile.








