L’attenzione del Tribunale del Riesame di Milano è concentrata domani su un caso che incrocia immobiliare, urbanistica e accuse di corruzione, con l’udienza dedicata al ricorso di Manfredi Catella, fondatore di Coima Sgr, contro la misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’ex dirigente, figura di spicco nel panorama immobiliare milanese, si presenta davanti ai giudici alle 9:50, nell’ambito di un’indagine più ampia, condotta dalla Procura di Milano, che getta luce su presunte irregolarità nel processo di pianificazione urbana.
L’inchiesta ha portato all’arrestamento di sei persone, e il Riesame ha già fornito indicazioni cruciali esaminando i ricorsi degli altri coinvolti.
Un elemento significativo è stato l’annullamento delle misure cautelari per Alessandro Scandurra e Andrea Bezziccheri, quest’ultimo precedentemente detenuto in carcere.
La decisione di liberare questi ultimi suggerisce una valutazione critica delle prove a loro carico, sollevando interrogativi sulla solidità dell’impianto accusatorio complessivo.
Per Giancarlo Tancredi, ex assessore comunale, Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione paesaggio, e Federico Pella, manager, il Riesame ha optato per la sostituzione degli arresti domiciliari con un’interdittiva biennale, una misura meno restrittiva ma comunque limitante delle libertà personali e professionale.
Questo compromesso potrebbe indicare una valutazione parziale della gravità delle accuse, riconoscendo elementi a favore degli imputati pur mantenendo un freno all’attività.
La difesa di Catella, rappresentata dagli avvocati Francesco Mucciarelli e Adriano Raffaelli, ha recentemente depositato una memoria difensiva in cui si contesta l’interpretazione del gip Mattia Fiorentini in merito a una specifica fattura emessa dallo studio di Alessandro Scandurra a Coima Sgr.
La fattura, del valore di 28.500 euro, è stata individuata dall’istruttoria come elemento chiave per sostenere l’esistenza di un presunto patto corruttivo.
La difesa nega categoricamente la falsità del documento, sostenendo che la sua natura e finalità siano state fraintese, proponendo una lettura alternativa che ne giustifichi la legittimità.
L’udienza di domani rappresenta un momento decisivo, non solo per la sorte personale di Manfredi Catella, ma anche per l’evoluzione dell’intera inchiesta.
La decisione del Riesame potrebbe avere implicazioni significative per le altre persone coinvolte e per la percezione dell’integrità del processo di pianificazione urbana a Milano, ponendo al vaglio la necessità di una revisione dei controlli e delle procedure in materia.
La questione si estende oltre il singolo caso, toccando temi di trasparenza, accountability e responsabilità nella gestione del territorio.