martedì 16 Settembre 2025
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Cicognara: arrestata famiglia trafficante, droga e 25.000 euro

L’eco di una famiglia spezzata risuona a Cicognara di Viadana, un piccolo centro nella provincia di Mantova, dove un’operazione dei Carabinieri ha portato all’arresto di un uomo di 53 anni, sua moglie di 55 anni e il figlio di 28 anni, accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’arresto, culminato sabato scorso, è il risultato di un’indagine mirata, condotta nell’arco di diversi giorni, volta a disarticolare un florido traffico di droga radicato all’interno del loro domicilio.
Le attività di osservazione avevano rivelato un’anomala concentrazione di attività sospette, con un flusso costante di persone che si avvicinavano all’abitazione, particolarmente intenso nelle ore serali e notturne del fine settimana.

Questa intensificazione del movimento aveva destato i sospetti dei militari, che hanno progressivamente raccolto elementi inequivocabili per avviare l’indagine.

L’uomo, figura centrale dell’organizzazione criminale, è stato colto in flagranza mentre effettuava una cessione di stupefacente a un acquirente giunto a bordo di un veicolo.

All’interno dell’abitazione, la moglie e il figlio erano impegnati in attività di confezionamento delle dosi, evidenziando un’organizzazione ben strutturata e consolidata nel tempo.
L’operazione, condotta con la massima riservatezza, ha permesso di evitare qualsiasi tentativo di fuga o distruzione di prove.
La successiva perquisizione domiciliare ha fatto emergere la vastità del traffico illecito.

Sono stati rinvenuti quasi due chilogrammi di sostanze stupefacenti di vario tipo – cocaina, hashish e marijuana – pronte per essere immesse nel mercato locale.
L’ammontare ingente di droga sequestrata suggerisce una capacità di approvvigionamento e distribuzione significativa.

Insieme allo stupefacente, i Carabinieri hanno recuperato la considerevole somma di 25.000 euro, presumibilmente provento dell’attività illecita, e sofisticati bilancini elettronici di precisione, strumenti essenziali per il confezionamento e la pesatura delle dosi.
L’arresto dei tre componenti della famiglia segna un duro colpo per la criminalità organizzata nella zona e rappresenta un ulteriore esempio dell’impegno costante delle forze dell’ordine nella lotta al traffico di droga e nella tutela della sicurezza pubblica.
I tre indagati sono stati tradotti presso il carcere di Mantova, dove dovranno rispondere delle accuse di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della possibile associazione a delinquere, in attesa del processo.

Il caso solleva, inoltre, riflessioni più ampie sulla vulnerabilità sociale e sulle dinamiche familiari che possono sfociare in un coinvolgimento in attività criminali, richiedendo un approccio multidisciplinare che integri misure di prevenzione e di sostegno alle famiglie a rischio.

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