Il 27 settembre, la Marathon Trail del Lago di Como ha visto una drammatica svolta quando Jiri Marzi, un diciottenne, si è disperso nel percorso.
Quella che doveva essere una sfida sportiva si è trasformata in una lotta impitoyabile per la sopravvivenza, con il giovane precipitato in una gravissima condizione di ipotermia, sospeso tra la vita e la morte per oltre un’ora.
Il suo salvataggio, oggi celebrato a Palazzo Lombardia, è un esempio tangibile di come la sinergia tra diverse realtà possa fare la differenza in situazioni estreme.
L’intervento, coordinato dall’Areu (Azienda Regionale Emergenza Sanitaria), ha visto la convergenza tempestiva e specialistica del Soccorso Alpino, dei Vigili del Fuoco, dell’elisoccorso di Como e Sondrio, e, crucialmente, del team Ecmo (Extra-Corporeal Membrane Oxygenation) dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Quest’ultima struttura, riconosciuta come centro di riferimento regionale per la gestione dell’ipotermia grave, ha fornito un supporto vitale che ha permesso di stabilizzare le condizioni del giovane.
“Se sono qui è solo merito loro,” ha dichiarato Jiri, sottolineando l’importanza del loro intervento rapido e competente.
L’episodio trascende la singola vicenda personale di Jiri Marzi, rappresentando un potente simbolo dell’efficacia del sistema di welfare lombardo e della sua capacità di risposta in situazioni di emergenza.
Non si tratta semplicemente di una questione di risorse, ma soprattutto di organizzazione e professionalità.
La collaborazione virtuosa tra i vari attori – soccorritori alpini, vigili del fuoco, personale sanitario specializzato e coordinamento regionale – dimostra come il sistema possa raggiungere vette di eccellenza quando ogni “giocatore” opera al massimo del suo potenziale, contribuendo con le proprie competenze specifiche.
L’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha giustamente evidenziato come questa vicenda rappresenti l’apice di ciò che un sistema istituzionale ben strutturato e orientato alla protezione civile può realizzare.
Si tratta di un modello da emulare, un esempio di come l’integrazione di risorse umane e tecnologiche, unita a una leadership efficiente, possa trasformare una potenziale tragedia in un successo.
L’evento sottolinea, inoltre, l’importanza cruciale della formazione continua e della preparazione specialistica del personale coinvolto nelle operazioni di soccorso, elementi imprescindibili per affrontare con successo le sfide che la natura, e gli sport estremi, pongono.
Il salvataggio di Jiri Marzi non è solo un miracolo, ma la testimonianza concreta di un sistema che funziona, un sistema che mette al centro la tutela della vita e la sicurezza dei cittadini.




