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martedì 4 Novembre 2025

Contraffazione Made in Italy: Svolta delle Fiamme Gialle

Un’operazione della Guardia di Finanza, basata a Gorizia, ha svelato un sofisticato sistema di contraffazione che ha compromesso l’integrità del marchio “Made in Italy”, generando un’evasione fiscale considerevole e danneggiando l’economia nazionale.

L’indagine, complessa e articolata, ha portato alla luce una rete criminale specializzata nella produzione e distribuzione di abbigliamento fraudolento, spacciato per autentico prodotto italiano ma fabbricato in Romania.

L’attività investigativa, estesa geograficamente in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, ha permesso di identificare e denunciare cinque individui responsabili del reato di frode commerciale.

Il modus operandi della banda si fondava su una precisa strategia: sfruttare la percezione di qualità e prestigio associata al marchio “Made in Italy” per vendere capi di abbigliamento a prezzi competitivi, ingannando consumatori e operatori del settore.

L’innesco dell’indagine è stato un controllo effettuato a un autocarro rumeno, intercettato in prossimità della frontiera isontina, un nodo cruciale per il flusso di merci illecite provenienti dalla cosiddetta Rotta Balcanica.

Il carico, consistente in 1.600 capi di abbigliamento da donna, recava l’etichetta “Made in Italy” nonostante la loro reale provenienza rumena.

Questo evento ha dato il via a un’indagine capillare, volta a ricostruire l’intera filiera produttiva e distributiva.
Secondo le stime preliminari, la quantità di capi contraffatti immessi nei circuiti commerciali italiani ed europei negli ultimi cinque anni è quantificabile in quasi tre milioni.

Questo volume di merce contraffatta non solo erode la competitività delle aziende italiane oneste che rispettano le normative, ma alimenta anche attività illegali legate al riciclaggio di denaro e alla criminalità organizzata.

L’operazione evidenzia una problematica più ampia, quella della contraffazione del “Made in Italy”, un fenomeno diffuso a livello globale che minaccia la reputazione e la sostenibilità del settore tessile-abbigliamento italiano.
La Guardia di Finanza, con la sua presenza capillare sul territorio, svolge un ruolo fondamentale nel contrasto a queste attività illegali, proteggendo i consumatori, salvaguardando l’economia nazionale e preservando l’autenticità del marchio “Made in Italy”.
L’azione delle Fiamme Gialle non si limita all’aspetto repressivo, ma include anche attività di prevenzione e sensibilizzazione, finalizzate a promuovere la legalità e a contrastare la cultura della contraffazione.
Il caso dimostra la necessità di un impegno congiunto tra istituzioni, imprese e consumatori per difendere un patrimonio economico e culturale di inestimabile valore.

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